Il cambio euro dollaro si rafforza in un contesto di debolezza generalizzata della valuta statunitense, con il messaggio di stabilità monetaria della Banca Centrale Europea che sostiene la valuta unica.
Il prezzo dell’euro dollaro avanza all’inizio della settimana e si muove sopra area 1,1740, rafforzando un quadro di breve periodo che continua a favorire la valuta unica rispetto al biglietto verde. Il movimento non nasce da un singolo dato, ma da un riequilibrio più ampio delle aspettative macroeconomiche e monetarie tra Europa e Stati Uniti, dove la percezione del rischio resta asimmetrica.
Il dollaro statunitense continua a soffrire una combinazione di fattori ciclici e strutturali. I dati più recenti sul mercato del lavoro hanno mostrato segnali di raffreddamento progressivo, con una dinamica occupazionale meno brillante rispetto ai mesi precedenti. Questo elemento, pur non configurando uno scenario recessivo immediato, alimenta l’idea che l’economia statunitense stia entrando in una fase di decelerazione più ordinata ma persistente. In tale contesto, i mercati tendono ad anticipare una Federal Reserve più incline all’allentamento monetario nel medio periodo, limitando il potenziale di rimbalzo del dollaro USA. A questo si aggiunge un clima di incertezza politica e fiscale negli Stati Uniti, che continua a pesare sulla fiducia degli investitori internazionali.
In Europa, il quadro appare meno brillante sul piano della crescita, ma più leggibile sul piano della politica monetaria. La Banca Centrale Europea ha ribadito un approccio attendista, sottolineando che l’attuale livello dei tassi è coerente con l’obiettivo di riportare l’inflazione verso il 2% nel medio termine. Le parole della presidente Christine Lagarde hanno rafforzato l’idea di una BCE in pausa, ma non sotto pressione immediata per tagli o rialzi. Questa stabilità, in un contesto globale incerto, rappresenta un fattore di supporto per il fiber.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1751, in rialzo dello 0,36%, confermando una solida tendenza rialzista di breve periodo. Il movimento è sostenuto dal rimbalzo del livello chiave 1,1500, area che nelle ultime sessioni ha generato diversi break-out significativi, tra cui il superamento del livello annuale 1,1655. Una prosecuzione dello scenario LONG troverà conferma solo con una chiusura sopra il livello annuale 1,1759, condizione che aprirebbe la strada a un’estensione del movimento verso il livello chiave 1,1800, individuato come target principale.
Sul fronte opposto, solo una chiusura sotto 1,1700 consentirebbe ai venditori di riprendere il controllo, avviando una fase correttiva con primi obiettivi in area 1,1655 e, in estensione, verso il livello chiave 1,1600.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.