Il cambio euro dollaro (EUR/USD) scivola verso quota 1,07, sostenendosi sul supporto intermedio di 1,072. Le prospettive di ripresa coinvolgono al massimo il livello di 1,078.
Ancora nuovi ribassi per il cambio euro dollaro, che si sta addossando in possibile accumulazione verso il supporto di 1,07 in questa prima settimana di Settembre.
La moneta unica europea risulta pressata e confinata al ribasso dai dati macro dell’Eurozona tutt’altro che rassicuranti e dalla ripresa dell’indice del dollaro USA, che si mostra solido contro molte divise in tutto il mondo.
Lo scenario tecnico richiede particolare cautela proprio tra il supporto di 1,07 e la resistenza intermedia di 1,078, che rappresentano i due termometri dell’azione di brevissimo termine del Fiber. Da una parte, c’è la possibilità di un break-out ribassista particolarmente violento, dall’altra quella di una ripresa graduale e costante, sufficiente quantomeno a mettere in sicurezza i minimi relativi e ripartire dal target di 1,08.
Intanto, oggi al momento della scrittura il cambio euro dollaro segna esattamente quota 1,0721, mentre l’indice del dollaro USA passa di mano a 104,82 punti.
A livello grafico, è chiaro che le prospettive di ripresa sono assolutamente ridotte, dopo il crollo che dal 31 Agosto ha costretto il cambio euro dollaro ad abbandonare il livello di 1,094.
Quel che occorre valutare adesso è la tenuta del supporto a 1,07, già in fase di test. Al momento, il target intermedio di 1,072 sta tentando di contenere l’eccessiva pressione ribassista in un contesto chiaramente short.
Un supporto tanto modesto non potrà però sorreggere le quotazioni in caso di nuovi stimoli macro ribassisti. Per questa ragione, occorrerà oggi e domani prestare particolare attenzione ai dati macro di fine sessione. Qualsiasi nuova conferma della debolezza dell’Eurozona (o anche più semplicemente della Germania, la sua economia regina) potrebbe spingere verso una definitiva rottura del supporto intermedio e un test del livello principale e minimo relativo di 1,07.
L’eventuale break-out ribassista potrebbe spingere ancora al ribasso con l’intenzione di raggiungere il livello di 1,064 e completare così la terza wave di Elliot, per chi si approccia al trading con la teoria delle onde.
Guardando invece alle possibilità di ripresa, anche in caso di notizie macro più rassicuranti, mi sento di escludere qualsiasi rimbalzo di rilievo. Come sopra accennato, il prezzo potrebbe però tentare di riportarsi verso la resistenza di 1,078 (passando per il target intermedio di 1,075), così da limitare il test dei minimi e costruire un piano di accumulazione per riemergere sopra quota 1,08.
Il calendario economico di oggi si concentra sulla produzione industriale tedesca e le vendite al dettaglio in Italia.
Si affiancano a questi dati l’aggiornamento sulla crescita del PIL nell’Eurozona e infine le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli USA.
Infine, attenzione ai discorsi di alcuni membri della FED come Williams e Bostic.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.