Il cambio euro dollaro viene scambiato ancora al ribasso, dopo ampi ribassi verso 1,08 a cui ha fatto seguito una rapida ripresa sopra 1,085.
Il cambio euro dollaro viene scambiato ancora in territorio ribassista, ma sta riuscendo, non senza difficoltà, a contenere i ribassi entro i limiti descritti nelle precedenti analisi.
Prima ancora del definitivo break-out ribassista sotto il livello di 1,09, le nostre previsioni indicavano tre supporti intermedi di livello, a quota 1,088, 1,085 e 1,082.
Il primo dei due, quello a quota 1,088, ha contenuto a lungo i ribassi, per poi cedere verso il secondo livello, ancora in gioco.
Intanto, oggi al momento della scrittura il cambio euro dollaro segna esattamente quota 1,0861, mentre l’indice del dollaro USA si trova a 103,3 punti.
Il cambio euro dollaro resiste sopra il livello di 1,085 dopo un primo tentativo di rottura ieri mattina, che ha spinto il prezzo fino al supporto di 1,08.
Quest’oggi, si riparte appunto dal livello di 1,0860 e il target intermedio di 1,085 sarà quasi certamente testato ancora. Se si considera che il cambio euro dollaro si trova ancora sotto gli EMA a 50 e 200 giorni, il cross potrebbe proseguire al ribasso anche sotto questo valore per testare il supporto successivo di 1,082 e infine il target tondo di 1,08, su cui si potrebbe concentrare molta attenzione.
Nel brevissimo termine, entro la chiusura settimanale di domani, non mi attendo un crollo sufficiente a intaccare quest’ultimo supporto e provocare un break-out verso nuovi minimi relativi in area 1,07. Allo stesso modo, è alquanto difficile ipotizzare un recupero sufficiente a spostare gli equilibri del cambio euro dollaro verso la resistenza di 1,10.
Per questa ragione, in attesa dei dati macro odierni, il cambio euro dollaro potrebbe più verosimilmente muoversi nell’area tra 1,082 e 1,09, con la possibilità di nuove esplorazioni immediatamente sotto il supporto intermedio di 1,085.
Il calendario economico di oggi lascia il cambio euro dollaro in sospeso, con la clima sulla fiducia dei consumatori in Francia e le richieste di sussidi di disoccupazione negli USA.
Proprio per questa ragione, ritengo che il prezzo possa mantenersi pressoché stabile o proseguire brevemente al ribasso.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.