Il cambio euro dollaro passa di mano intorno al target di 1,05 e potrebbe consolidare al di sopra di questo valore. I dazi di Trump potranno però mescolare tutte le carte.
Il cambio euro dollaro è riuscito a mantenersi stabilmente rialzista intorno alla soglia di 1,05 dopo i dati deludenti sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. Il report in questione ha mostrato un calo da gennaio a febbraio, sotto il livello di 100 punti e precisamente a 98,3 punti.
La spinta non ha certo fatto veleggiare il cambio euro dollaro in pieno rialzo, ma è stata sufficiente a mantenere stabile un obiettivo tecnico assolutamente rilevante. Il livello attuale di 1,05 potrebbe infatti diventare il principale baricentro delle quotazioni, facendo da spartiacque tra lo scenario più spiccatamente ribassista e quello bullish rappresentato da una ripresa fino al target intermedio di 1,065.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0492, in lieve calo del -0,2% rispetto alla chiusura di ieri.
Partiamo con il ricordare che la prospettiva di nuovi annunci sui dazi potrebbe causare un forte contraccolpo sul mercato, con esiti difficili da prevedere per il cambio euro dollaro.
L’imposizione dei dazi potrebbe infatti causare un aumento dell’inflazione negli USA, con la conseguenza di un sostegno al dollaro da parte della Fed e delle sue politiche di tipo hawkish. Tuttavia, un rallentamento eccessivo dell’attività economica a causa delle barriere commerciali volute da Trump potrebbe anche spingere la Federa Reserve ad adottare un approccio più accomodante.
Appare però evidente che, nonostante l’impatto sul dollaro, i dazi contro l’Europa potrebbero spingere il cambio euro dollaro su nuovi minimi relativi ed eventualmente anche fino al livello di parità tanto temuto a quota 1,0.
Nello stato attuale di attesa, il cross potrebbe però riuscire a stabilizzarsi sopra il target principale di 1,05 per poi estendere i rialzi anche verso 1,052 e 1,057.
Un arretramento sotto il livello attuale non dovrebbe però stupire, perché anche un minimo ritracciamento potrebbe causare una presa di profitto fino ai supporti di 1,0465, 1,042 e infine 1,04. Solo un calo sotto quota 1,04 potrebbe seriamente influire sullo scenario tecnico di brevissimo termine, costringendoci ad aggiornare l’analisi odierna.
Il calendario economico di oggi parte con il clima di fiducia dei consumatori in Germania, mentre dagli USA si attendono alcuni aggiornamenti sulle vendite di abitazioni e pochi altri dati di rilievo. In una giornata non troppo ricca di dati macro, il cambio euro dollaro potrebbe mantenersi relativamente stabile intorno al target di 1,05.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.