Eni Massimi Annuali Mentre Saipem Fatica

Prima seduta della settimana per il nostro FTSE MIB chiusa in positivo con l’indice che si attesta sopra i 42.000 punti mentre prosegue la fase di rialzo dell’azione di Eni mentre quella di Saipem fatica.

Eni sui massimi dell’anno

L’azione Eni (ENI) ha chiuso la settimana a 15,31€, in progresso dello +0,73%. Agosto si è concluso con un bilancio positivo del +2,20%, segnando così il quarto mese consecutivo in verde. Attualmente, ENI quota 15,388€ e da inizio 2025, il titolo mette a segno un robusto +17,30%, confermando una fase di crescita che ha riportato i prezzi sui livelli più alti dell’ultimo anno.

Sul grafico weekly si nota come il recupero partito dai minimi primaverili in area 11€ si sia sviluppato all’interno di un canale rialzista ben definito. La forza degli acquisti ha permesso a ENI di superare la media mobile a 50 periodi, attualmente posizionata a 13,79€, lasciando spazio a nuovi margini di salita.

Livelli di supporto e obiettivi di Eni

La prima area di supporto si colloca ora sui 13,70€, con un livello più solido in zona 13,20€. Al rialzo, la resistenza di breve si identifica a 15,50€, sopra la quale ENI avrebbe margine per un’estensione verso i 16€.

Il quadro resta positivo e le prossime settimane saranno decisive per verificare la capacità di Eni di consolidare la salita, confermando il trend rialzista che caratterizza questo 2025.

Saipem in fase di consolidamento

L’azione Saipem (SPM) ha chiuso la settimana in lieve calo dello –0,30%. Attualmente quota 2,40€ e conferma un quadro di consolidamento. Agosto si è chiuso con un progresso del +2,40%, mentre da inizio 2025 il bilancio resta negativo a –4,38%.

Sul grafico weekly emerge come la fascia di resistenza più vicina resti collocata a 2,50–2,55€, livello più volte testato nelle ultime settimane. Tuttavia non è ma mai superato con decisione. Solo una rottura stabile di quest’area aprirebbe spazio per un ritorno di SPM verso la resistenza chiave a 2,75€.

Al ribasso, i supporti più vicini si trovano a 2,10€ e successivamente a 2,05€. Una perdita di tali soglie aumenterebbe il rischio di una correzione più ampia verso area 1,70€.

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