Petrolio Greggio Brent in ampio rialzo verso i massimi del 2018 a 86 dollari al barile in questa metà del mese di Ottobre 2021.
Anche il petrolio greggio Brent, come il WTI, si è portato in questa prima metà di Ottobre 2021 verso nuovi massimi relativi, in questo caso sopra gli 85 dollari al barile.
Il target di prezzo raggiunto dopo una lunga corsa rialzista partita a fine Agosto 2021 permette al greggio del Mare del Nord di continuare a puntare verso il massimo del 2018 a 86 dollari al barile, oramai imminente.
Prima di proseguire con l’analisi tecnica del Brent su un orizzonte temporale di breve-medio termine, si evidenzia che il greggio del Mare del Nord, data la sua provenienza geografica, risulta più legato rispetto al WTI alle notizie provenienti dall’Eurozona e relative soprattutto ai consumi e alla variazione del PIL.
Il petrolio greggio Brent è scambiato alle ore 14:10 di oggi a 84,456 dollari al barile.
L’andamento del petrolio greggio Brent presenta numerosi ed evidenti parallelismi con il greggio texano WTI, quest’oggi stabile a 82 dollari.
L’ultimo target di prezzo rialzista superato è stato quello di 84,2 dollari, che rappresentava una discreta resistenza. Adesso, il livello successivo è rappresentato dal ritorno a 85,5 dollari, fascia di prezzo approcciata stamattina per pochi minuti.
Superato anche quest’ultimo valore, il prezzo del Brent potrebbe forse continuare a consolidarsi in ottica di brevissimo termine, ovvero guardando alla chiusura settimanale di oggi.
Prendendo a riferimento l’intero mese di Ottobre, i target di prezzo successivi potrebbero essere identificati con l’area di 88 e poi 90 dollari al barile.
Secondo alcuni analisti che hanno preso la parola in queste ultime giornate, per il Brent ci sarebbe spazio anche per un rialzo fino ai 100 dollari. Si tratta però di una prospettiva a medio termine con scadenza l’anno 2021, che si preferisce tralasciare in questa sede.
Al ribasso, invece, sempre in termini di analisi tecnica di breve termine, si può valutare come prima fascia di supporto quella di 83 dollari, che ha rappresentato una forte resistenza a inizio mese. Il secondo livello di supporto principale sarà invece quello di 80 dollari e un ulteriore crollo indicherebbe a tutti gli effetti l’inizio di un’inversione di tendenza con obiettivo finale di breve termine di 77/78 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.