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Polygon (MATIC) il protocollo che unirà Ethereum alle altre blockchain: guida

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 1, 2021, 07:04 UTC

Polygon (MATIC) è il protocollo che unirà la Ethereum Network alle altre blockchain, questo nelle intenzioni. Scopriamo il progetto.

polygon matic

In principio era Matic Network, poi semplicemente Polygon ma la sostanza non è cambiata resta uno dei più apparentemente interessanti e promettenti progetti per gettare ponti da Ethereum oltre Ethereum e ritorno.

Polygon, infatti, è un protocollo e un framework per connettere reti blockchain compatibili con Ethereum o per crearne di nuove. Inoltre, si definisce una “aggregazione di soluzioni scalabili su Ethereum a supporto di un ecosistema Ethereum multi-catena”.

Quel che distingue Polygon da Polkadot, o da Cosmos o dal progetto Avalanche, è il suo essere pienamente ancorato ad Ethereum di cui ne sfrutta la sicurezza.

In questa guida scoprirai quindi cos’è Polygon, come opera e dove si proietta nel futuro e a cosa serve il suo token nativo MATIC.

Cos’è Polygon e MATIC

I suoi ideatori sono partiti dal presupposto che non serviva creare un nuovo ecosistema completamente autonomo che, nella loro visione, avrebbe trascurato il fatto che sono stati già investiti milioni di dollari e ne sono stati creati altrettanti in termini di capitalizzazione di mercato, sviluppando Dapp su piattaforme esistenti come Ethereum (ETH).

Ecco perché la loro soluzione non intende sostituire la Ethereum Network, ma fungere da strato di secondo livello (layer 2) di Ethereum per operare più velocemente e a costi ridotti rispetto all’attuale configurazione di Ethereum.

Polygon si presenta come una soluzione decentralizzata che, sfruttando la sicurezza garantita dalla blockchain di Ethereum, offre maggiore scalabilità e usabilità, senza compromettere la decentralizzazione e, inoltre, facendo leva su una comunità di sviluppatori già esistente e che si riunisce intorno al progetto Ethereum. Una sorta di “Lightning Network PoS”.

Il progetto è una versione adattata del framework Plasma, uno dei primi e pionieristici progetti nati per migliorare la scalabilità di Ethereum. Tuttavia Polygon si discosta dal progetto originario perché ha come obiettivo quello di sviluppare soluzioni di scaling off-chain e side-chain per le blockchain in generale.

Nella roadmap iniziale, i fondatori si sono dati come obiettivo quello di favorire gli sviluppatori alla ricerca di una cassetta di attrezzi facile da usare per creare applicazioni decentralizzate (Dapp) d’ogni genere. L’esperienza utente e la facilità d’uso è un altro dei capi saldi dell’iniziativa, perché secondo i fondatori di Polygon altri progetti non tengono in debito conto l’usabilità e questo penalizza l’accessibilità di un più ampio numero di utenti, scoraggiati da applicazioni macchinose nell’uso.

Ecco perché hanno speso tempo nel creare una serie di strumenti per consentire agli sviluppatori di creare applicazioni business adatte al mondo reale e all’utente finale.

Nella roadmap di Polygon trovano posto anche gli exchange decentralizzati (DEX), pool di liquidità e il supporto ai trasferimenti cross-chain.

MATIC token

Il token MATIC è stato sviluppato seguendo le regole dello standard ERC-20, ed è un token di utilità generato su Ethereum attraverso uno smart contract.

MATIC è il token nativo del protocollo Polygon, utilizzato come moneta di scambio all’interno dell’ecosistema, per la governance e per la validazione dei blocchi.

Come funziona Polygon (MATIC)

Immergiamoci in un discorso più tecnico per comprendere come funziona Polygon. Esso si basa su di un metodo del consenso Proof-of-Stake (PoS), a cui si affianca la sicurezza garantita dall’attuale versione PoW di Ethereum.

Gli sviluppatori hanno scelto una soluzione in cui il consenso è fornito da un insieme di Block Producer, scelti da un insieme di staker (chi fa staking). Quindi il protocollo usa un livello PoS per convalidare i blocchi e per pubblicare le prove dei blocchi prodotti dai Block Producer sulla catena principale di Ethereum.

Attraverso questa soluzione mista, Polygon afferma di aver raggiunto un livello alto di decentralizzazione, pur mantenendo tempi di conferma dei blocchi sotto i due secondi. E come sappiamo, tempi di conferma dei blocchi molto rapidi equivalgono a transazioni confermate a gran velocità.

Secondo il whitepaper presente su GitHub, in futuro e con l’aggiunta di maggiori side chain orizzontali, teoricamente Polygon potrebbe gestire milioni di transazioni al secondo.

Passiamo ora dal meccanismo di funzionamento di Polygon alle soluzioni che la piattaforma offre.

Cosa si può fare con Polygon (MATIC)

Polygon mantiene la compatibilità con tutti gli strumenti di Ethereum quali il wallet Metamask, Mycrypto, Remix e altri, permettendo a progetti esistenti di sfruttare questo protocollo per migliorare la velocità delle transazioni della loro applicazione basata su Ethereum, senza creare problemi di migrazione agli utenti finali.

Agli utilizzatori del protocollo, Polygon fornisce due tipi di reti blockchain compatibili con Ethereum:

  1. reti di catene stand-alone;
  2. reti di catene che fanno leva sulla security-as-a-service.

Chain Stand-Alone

Le chain stand-alone, sono reti blockchain completamente sovrane compatibili con Ethereum. Tali reti sono completamente responsabili della propria sicurezza, ovvero sono dotate di un proprio pool di validatori. Le chain stand-alone offrono il massimo livello di indipendenza e flessibilità, con il compromesso di dover stabilire un pool di validatori a volte impegnativo.

Tra le implementazioni possibili con questa soluzione troviamo:

  • Matic PoS Chain (già attiva).
  • Sidechain (non ancora disponibile).

Secured Chain

Sono reti blockchain che usano la “sicurezza come servizio” invece di stabilire il proprio pool di validatori. Il servizio di sicurezza può essere fornito direttamente da Ethereum (tramite prove di frode o prove di validità) o da un pool di validatori professionali (simile alla “sicurezza condivisa” di Polkadot). Le secured chain offrono un alto livello di sicurezza, con il compromesso di dover sacrificare una parte dell’indipendenza e della flessibilità.

Tra le implementazioni possibili con questa soluzione troviamo:

  • Matic Plasma (attivo)
  • zk Rollups (non attivo)
  • Optimistic Rollup (non attivo)
  • Validum Chain (non attivo)

Casi d’uso concreto

Ad inizio maggio 2021, l’automated martket maker (AMM) Sushiswap (SUSHI), ha annunciato di aver adottato il protocollo Polygon per velocizzare le transazioni di chi utilizza la versione Ethereum della sua soluzione di trading decentralizzato.

Sushiswap è uno dei maggiori exchange decentralizzati del momento, e la scelta di implementarsi sul protocollo di MATIC non è passata inosservata.

Cosa accade. Quando l’utente sceglie di utilizzare il ponte di collegamento tra Ethereum e Polygon, i suoi token vengono vincolati e coniati sulla rete di Polygon come token ancorati a quelli posseduti su Ethereum. Quando l’utente decide di tornare su Ethereum, i token su Polygon vengono bruciati e rientra in possesso di quelli bloccati nel processo iniziale.

Il futuro di Polygon

Polygon si presenta quindi come una soluzione alternativa alle lentezze attuali di Ethereum. Grazie al ponte di collegamento tra quest’ultima e la soluzione di secondo livello, gli utenti possono sfruttare una piattaforma più veloce e dalle basse commissioni.

L’investitore di lungo periodo dovrebbe però domandarsi cosa accadrà a Polygon quando Ethereum 2.0 avrà completato la transizione dall’attuale consenso basato su PoW, che è la causa delle basse transazioni e degli elevati costi di queste ultime, al consenso basato su PoS.

A transizione ultimata, infatti, ETH 2.0 promette di superare tutti i colli di bottiglia che attualmente la limitano nelle funzionalità. Avrà più bisogno di layer 2 per la scalabilità o sarà autosufficiente in tutto, rendendo soluzioni come Polygon non più utili?

Concludendo

L’esplosione della finanza decentralizzata ha premiato il progetto Polygon come altri che hanno come obiettivo la scalabilità delle piattaforme decentralizzate per fornire migliaia di transazioni al secondo all’utente finale.

Polygon (MATIC) ha come gli altri progetti bisogno di crescere e di maturare, nei prossimi anni comprenderemo meglio quanto è robusta come soluzione.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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