Il prezzo dell’euro dollaro scende dai massimi della sessione sopra 1,1760 dopo la pubblicazione degli indici PMI dell'Eurozona.
Il prezzo dell’euro dollaro ha perso parte dello slancio rialzista mostrato nelle prime ore della giornata, ritracciando dai massimi intraday e stabilizzandosi poco sotto il livello annuale 1,1759. Il movimento riflette la reazione del mercato ai dati preliminari PMI dell’Eurozona, risultati complessivamente inferiori alle attese e capaci di raffreddare temporaneamente l’entusiasmo degli operatori sulla valuta unica.
Il dato del settore dei servizi dell’Eurozona ha mostrato segnali di rallentamento più marcati del previsto. L’indice PMI dei servizi è sceso a 52,6, in calo rispetto al 53,6 di novembre e nettamente sotto le attese di consenso, che indicavano un possibile miglioramento verso quota 53,9. Anche il comparto manifatturiero continua a muoversi in territorio recessivo, con l’indice PMI manifatturiero sceso a 49,2, segnalando una contrazione più profonda rispetto al mese precedente. Sebbene il dato sia in linea con le stime, la mancanza di un chiaro miglioramento ha contribuito a frenare il fiber dai massimi di periodo.
Nonostante la reazione inizialmente negativa ai PMI, il ribasso dell’euro dollaro è apparso contenuto e ordinato. Il fiber rimane vicino ai massimi recenti, sostenuto da un contesto di fondo ancora favorevole alla moneta unica. Gli investitori continuano infatti a scontare una divergenza di politica monetaria tra Stati Uniti ed Eurozona: la Federal Reserve è percepita come più vicina a nuovi tagli dei tassi nel corso del 2026, mentre la Banca Centrale Europea dovrebbe mantenere un atteggiamento attendista nella riunione di questa settimana, con alcuni membri che non escludono una possibile normalizzazione più avanti nel tempo.
Sul fronte statunitense, il dollaro statunitense resta strutturalmente debole in vista dei dati sul mercato del lavoro, con particolare attenzione al dato sulle buste paga non agricole di ottobre e novembre.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1757, in rialzo dello 0,03% e vicinissimo al livello annuale 1,1759, unico grosso ostacolo prima di vedere i tori cercare di raggiungere il livello chiave 1,1800, il cui superamento permetterebbe un tentativo di estensione per arrivare in zona 1,1820, la prossima resistenza.
Un ritorno della pressione ribassista potrebbe vedersi probabilmente a seguito di una chiusura sotto 1,1720, con gli orsi che tenteranno di superare in breve tempo il livello chiave 1,1700, per avere via libera per spingere l’euro dollaro verso il livello annuale 1,1655.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.