Cos’è il London Metal Exchage (LME) e come funziona, quali sono i metalli scambiati e quali strumenti finanziari sono disponibili per l'investitore.
Se sei un investitore che da poco si è avvicinato al comparto dei metalli e ne sei rimasto affascinato, e vorresti fare un passo più significativo verso la conoscenza di questa classe di attività, dovresti necessariamente conoscere cos’è il London Metal Exchage (LME).
La Borsa dei metalli di Londra è il più antico luogo di scambio al mondo per i metalli d’uso industriale. Ogni anno la Borsa è luogo di contrattazione di 3,5 miliardi di tonnellate di metalli 24 ore al giorno per un controvalore nel 2020 pari a 11,6 trilioni di dollari USA.
Entriamo quindi nel dettaglio e scopriamo il LME, la più antica Borsa dei metalli non ferrosi del mondo.
La storia del London Metal Exchage (LME) affonda le sue radici nel Royal Exchange di Londra nato nel 1571. Quest’ultimo era il luogo dove si riunivano i commercianti d’ogni tipo di prodotto commerciabile durante il regno della regina Elisabetta I.
Al Royal Exchange, però, affluiva una quantità di persone tale che a un certo punto divenne impossibile riuscire a trovare i giusti spazi per contrattare con altri trader. Bisogna infatti calarsi nel tempo e ricordare che non esisteva nessun tipo di meccanizzazione, tutto si svolgeva in presenza e non poteva essere diversamente.
Così i gruppi di commercianti si distaccarono dal Royal Exchange per aprire dei “negozi” (intesi come luoghi di negoziazione) all’interno dei caffè dell’epoca. Tra i tanti scelti in quel periodo dai commercianti di metalli, prevalse il Jerusalem Coffee House collocato su Cornhill, una delle colline di Londra.
Nel caffè di Cornhill nasce anche il Ring che ancora oggi connota il mercato di scambio dei metalli (anche se ancora per poco).
Un commerciante intenzionato a vendere i suoi metalli, giungeva nel coffe house, disegnava un cerchio, un anello in terra, e al centro collocava i suoi metalli, quindi chiamava “Change” e gli interessati si avvicinavano collocandosi intorno al Ring per “aprire le loro posizioni” d’acquisto.
Il LME nasce ufficialmente nel 1877 con il nome di London Metal and Mining Company, i primi sistemi moderni come il telegrafo entrano nel trading room e da lì la sua storia prosegue evolvendosi con il cambiamento delle società e delle loro necessità.
Dal dicembre del 2012 LME è stato acquisito dall’Hong Kong Exchanges & Clearing Limited (HKEX Group), servendo così anche il mercato dei metalli in Asia.
Segno dei tempi, il Ring a maggio del 2021 probabilmente cesserà la sua funzione e saranno i computer in modo definitivo a formare il nuovo ring digitale del London Metal Exchage.
Nata come Borsa dei metalli non ferrosi, oggi il LME tratta qualsiasi tipo di metallo e troviamo quindi su di esso:
Tra i metalli non ferrosi troviamo la possibilità di investire sul rame, sull’alluminio e sul zinco, ancora sul nickel.
Per quanto i metalli ferrosi, il mercato scambia l’acciaio nelle varie sue forme utilizzate in ambito industriale, compreso l’acciaio riciclato.
I metalli preziosi trovano tutti uno spazio importante qui, dall’oro, al palladio, passando per la possibilità di investire sul platino o nell’argento.
Quindi il mercato dei metalli minori, tra cui il cobalto, il molibdeno, e il prezioso litio, ma anche tutti i materiali necessari a costruire le batterie per i veicoli elettrici: un mondo davvero straordinario per gli appassionati.
Sul LME i metalli vengono scambiati utilizzando i futures, le options, i TAPO (Traded Average Price Options), i Monthly Average Futures ed i LMEminis. Spieghiamo in sintesi il meccanismo di funzionamento dei vari strumenti finanziari.
Compresi quali sono i metalli disponibili e quali gli strumenti per effettuare gli scambi, vogliamo comprendere meglio come fare trading su LME.
Ovviamente parliamo di una Borsa, alla quale un investitore retail non accede direttamente. Il livello di accesso è riservato a chi ha fisicamente metalli da vendere, alle società di intermediazione o a partecipanti individuali che possono operare per proprio conto.
Per fare trading con i metalli ora, è necessario quindi arrivarci attraverso un fornitore di servizi finanziari come le banche o i broker finanziari.
A questa pagina si trovano tutte le informazioni dedicate a chi vorrebbe diventare un membro del LME.
Il LME è una Borsa di scambio, ma anche un luogo eminente di educazione degli investitori del settore. Infatti annualmente organizzano un ampio programma di corsi a pagamento in lingua inglese rivolti a tutti gli interessati.
I corsi sono sia in presenza che online. I corsi in presenza si svolgono a Londra, New York, Dubai, Singapore e in alcuni casi ad Hong Kong e in Cina. I corsi virtuali si svolgono a distanza ma dal momento che sono live, seguono il fuso orario della città che li ospita.
Il sito web del London Metal Exchage (LME) è anche una miniera d’oro in termini di dati di mercato disponibili sui singoli metalli e per i report condivisi con il pubblico.
Alcuni di questi dati e report sono accessibili gratuitamente e possono aiutare l’investitore nel formarsi una cultura specifica sul singolo metallo, o sul mercato nel suo insieme. Perché è attraverso la conoscenza dell’asset che si comprende meglio come fare trading su di esso.
Il LME è da anni parte del gruppo HKEX Group, la Borsa di Hong Kong. Attraverso questa unione il mercato mondiale dei metalli si è unito ancor di più, in particoalre quell oeuropeo e asiatico.
Il futuro del LME è sempre più digitale, come accennato anche il Ring dovrà piegarsi al cambiamento e potrebbe entro l’anno restare un sala dei ricordi.
In breve hai scoperto cos’è il London Metal Exchage (LME), quali sono i metalli scambiati su di esso e attraverso quali strumenti è possibile farlo, ma hai scoperto anche che il LME organizza corsi di formazione aperti a chiunque sia intenzionato ad approfondire in modo professionale il comparto dei metalli d’uso industriale.
Per continuare la tua formazione ti invitiamo a visitare la nostra sezione di contenuti educational.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.