Spazio, Beidou quasi completo: Cina ha suo sistema GPS

La Cina ha quasi del tutto completato la sua rete di satelliti per la geolocalizzazione Beidou che renderà il Paese indipendente dal sistema GPS (Global Positioning System) degli Stati Uniti d’America.

Per completare la rete di satelliti in orbita del sistema Beidou manca solo un ultimo satellite, che sarà lanciato nei prossimi giorni dalla Cina. Il satellite BDS-3 si trova a bordo del vettore cinese Long March-3B ed è già collocato sulla rampa di lancio.

La partenza prevista per martedì 16 giugno è slittata a causa di un problema tecnico verificatosi durante i test di pre-lancio, si apprende dal comunicato stampa distribuito dal progetto.

Perché la Cina ha realizzato Beidou

Il Beidou Navigation Satellite System (BDS) è stato interamente costruito e lanciato in orbita dalla Cina con l’obiettivo di avere una rete di satelliti per la geolocalizzazione indipendente dagli USA.

L’obiettivo è anche militare, in caso di ipotetico conflitto contro gli USA il governo comunista potrebbe fare affidamento sul suo sistema indipendente.

Accanto agli usi militari, il sistema è previsto come supporto per il settore dei trasporti, l’agricoltura e le foreste, il settore della pesca, per il monitoraggio idrogeologico del territorio cinese, per fornire un sistema di comunicazione alternativo, per i casi di catastrofi naturali o generate dall’uomo.

Il sistema è anche in grado di fornire una sincronizzazione accurata del tempo.

La copertura di Beidou

Secondo le informazioni fornite dal sito del progetto, il satellite BDS-1 lanciato nel 2012 ha coperto il territorio cinese, il satellite BDS-2 ha coperto la regione Asia-Pacifico, mentre quest’ultimo lancio servirà a fornire una copertura globale al sistema di geolocalizzazione.

Benefici e costi

Beidou è fornito gratuitamente come il sistema GPS americano e questo consentirà uno sviluppo in competizione di sistemi di navigazione basati su Beidou.

Si può ipotizzare che i sistemi di navigazione navale e di trasporto cinese passeranno gradualmente a Beidou, così da sganciarsi dal “monitoraggio” del sistema statunitense.

Via via vedremo apparire sul mercato dispositivi elettronici, e in particolare navigatori satellitari, compatibili anche con Beidou.

Molto interessante è la sua capacità di fornire un sistema di invio messaggi, che lo rende un sistema di comunicazione alternativo molto utile in caso di emergenza. In pratica se ci si dovesse trovare in una situazione di emergenza e il cellulare non dovesse prendere, utilizzando il canale di comunicazione via messaggio di Beidou si sarà comunque in grado di chiedere aiuto.

Sviluppi futuri

Il sistema non è così completo, ma prevede una seconda fase di sviluppo futura da realizzare entro il 2035. Essa prevede l’istituzione di un sistema di posizionamento, navigazione e temporizzazione (PNT) nazionale più onnipresente, integrato e intelligente.

Implicazioni finanziarie

La piena operatività mondiale di Beidou apre nuove prospettive e ci presenta uno scenario in cui la Cina avrà una maggiore influenza su molte aree geografiche dove è già presente. Ora potrà fornire alle attività delle nazioni partner sistemi di navigazione che si integrano con le tecnologie già esistenti, “fidelizzando” ancor di più i partner internazionali.

Del resto è quanto ha fatto il sistema GPS degli USA in questi decenni.

Chi vorrebbe orientare i suoi investimenti verso l’Asia, ha ora un elemento in più da analizzare e su cui riflettere. Le opportunità d’investimento sono dietro l’angolo.