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I sostenitori della Brexit e la sterlina

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Jan 16, 2017, 13:54 UTC

Nella serata di domenica, il cambio tra sterlina e dollaro ha aperto in ribasso a 1,19926$, perdendo l'1,55% in attesa del discorso che la primo ministro

I sostenitori della Brexit e la sterlina

Nella serata di domenica, il cambio tra sterlina e dollaro ha aperto in ribasso a 1,19926$, perdendo l’1,55% in attesa del discorso che la primo ministro britannica, Theresa May, terrà domani a Lancaster House, nel corso del quale dovrebbero essere annunciate le misure che il governo del Regno Unito adotterà per il recesso dall’UE.

Il deprezzamento è rappresentativo del sentimento dei mercati nei confronti della Brexti, con il Regno Unito che perderà l’accesso al mercato unico. Nello scorso fine settimana, May ha affermato la contrarietà del suo governo di cedere alle condizioni sulla libertà di circolazione poste dall’UE per mantenere la partecipazione della Gran Bretagna all’area di libero scambio europea.

Dal referendum sulla Brexit, il pessimismo per l’uscita della Gran Bretagna dal mercato unico europeo ha costituito il principale fattore in grado di determinare l’andamento della sterlina, nonostante la resistenza dimostrata dall’economia britannica e dal cambiamento del sentimento verso le previsioni economiche. Nella scorsa settimana, Carney, il governatore della Banca d’Inghilterra, ha dichiarato che l’UE è più esposta della Gran Bretagna al rischio finanziario. Secondo Carney, per il Regno Unito il peggio è passato.

Nonostante il sentimento positivo, Carney e la Banca d’Inghilterra sono stati abbastanza chiari nell’assicurare che il deprezzamento della sterlina non è un fenomeno disordinato. La Banca d’Inghilterra non deve, infatti, considerare soltanto l’economia, ma anche la pressione inflazionistica che continua ad aumentare e che, nel caso la sterlina dovesse ancora svalutarsi, potrebbe raggiungere livelli più elevati. I prezzi al consumo cominciano a scendere, dopo mesi di incremento dei prezzi alla produzione e delle importazioni.

I recenti dati macroeconomici suggeriscono che un’inversione del taglio dei tassi attuato ad agosto potrebbe essere all’orizzonte. L’odierno deprezzamento della sterlina ha fornito alla Banca d’Inghilterra ulteriori motivi per considerare una manovra restrittiva nella prima metà dell’anno.

Per la serata di oggi è previsto un discorso di Carney: per i mercati, il momento non potrebbe essere migliore. La sterlina e l’inflazione rappresentano, infatti, potrebbero essere al centro dell’attenzione del governatore della Banca d’Inghilterra, che dovrebbe tentare di tranquillizzare i mercati e ridurre il loro pessimismo per una Brexit intransigente.

Nelle prime ore della sessione asiatica, Trump ha fornito un certo supporto alla sterlina, il cui cambio col dollaro si asseta a 1,20$. Trump ha, infatti, dichiarato di auspicare un accordo commerciale tra gli Stati Uniti e il Regno Unito, da negoziare rapidamente dopo che la Gran Bretagna avrà lasciato l’UE. Tuttavia, l’attenzione dei mercati si concentra meno sulle intenzioni di Trump che sull’uscita del Regno Unito dal mercato unico, la cui prospettiva ha trascinato la sterlina al di sotto degli 1,20$ prima dell’apertura della sessione europea.

Probabilmente, le parole di Carney non riusciranno a offrire molto supporto alla sterlina, esclusa ogni affermazione sulla necessità di fornire stabilità alla valuta britannica, riconoscendo che l’aumento dell’inflazione pesa notevolmente sulle prospettive economiche della Gran Bretagna nei prossimi mesi.

Data l’assenza di dati macroeconomici rilevanti sul Regno Unito prima della pubblicazione del tasso di inflazione di dicembre, prevista per la giornata di domani, vi è poco altro che i mercati possano prendere in considerazione in attesa del discorso di Carney, che manterrà la sterlina e i mercati sulla difensiva.

Vi è poi da tenere presente la decisione della Corte Suprema sulla necessità che il governo britannico ottenga l’approvazione del parlamento per potere invocare l’applicazione dell’art. 50 del TUE. Tuttavia, è improbabile che un voto di Westminster posso portare a un’inversione di rotta da parte di Downing Street. L’unica incertezza rimane, quindi, quella che circonda la capacità del parlamento di influire sulle condizioni del recesso della Gran Bretagna dall’UE.

Al momento della stesura di questo articolo, il cambio tra sterlina e dollaro riusciva a recuperare a 1,2073$, con un ribasso giornaliero dello 0,85%. Nel corso della sessione odierna, ogni mossa rilevante non avverrà prima di sera. La sterlina dovrebbe incontrare una forte resistenza, con l’indice del dollaro spot in rialzo dello 0,43% a 101,62 che, nella prima parte della giornata, ha esercitato ulteriore pressione sulla valuta britannica. Tuttavia, non credo che la direzione della coppia GBP/USD venga dettata dalle aspettative dei mercati circa l’andamento dell’economia degli Stati Uniti e dalla valutazione dei dati macroeconomici sugli Usa.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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