Quanta differenza può fare un giorno… Durante le ultime due sessioni, il dollaro è stato sotto pressione, con i mercati che hanno continuato a reagire ai
Quanta differenza può fare un giorno…
Durante le ultime due sessioni, il dollaro è stato sotto pressione, con i mercati che hanno continuato a reagire ai verbali della riunione del Fomc di dicembre e ai deludenti dati sulla variazione dell’occupazione nei settori non agricoli pubblicati da Adp nella giornata di giovedì, durante la quale l’indice del dollaro spot ha chiuso con una perdita dell’1,64% dal massimo di 103,21 toccato nella sessione di martedì.
I risultati di Adp hanno certamente innervosito i mercati prima della pubblicazione, prevista per la serata di oggi, dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli. Tale sentimento deriva dai verbali della riunione del Fomc, il cui tono non è stato così da colomba come molti si aspettavano. Un ulteriore fattore di tensione è costituito da Trump, le cui politiche rimangono ancora sconosciute.
Essenzialmente, la domanda è nuovamente se, durante il primo trimestre, l’andamento dell’economia degli Stati Uniti continuerà a essere tale da giustificare una manovra restrittiva prima del previsto. I mercati sono decisamente consapevoli di quanto la Fed possa essere prudente.
Nonostante la negatività provocata dal dato di Adp (153000), le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono certamente un indicatore alternativo delle condizioni del mercato del lavoro. Probabilmente, le aspettative di un incremento delle buste paga dei settori non agricoli superiore a 200000 sono troppo ottimistiche, in particolare considerando che un dato maggiore di 150000 potrebbe continuare a sostenere la piena occupazione.
A ogni modo, la realtà è che i dati sulle buste paga dei settori non agricoli provocheranno una netta mossa del dollaro. Affinché si verifichi un rimbalzo di 175000 posti di lavoro. Tuttavia, i mercati non sono preoccupati soltanto dalle buste paga dei settori non agricoli, ma anche dalla riduzione subita dai salari nel mese di novembre: un ulteriore fattore da prendere in considerazione nel pomeriggio di oggi.
Dunque, di cosa avrebbe bisogno il dollaro per recuperare parte del suo slancio? La crescita dei salari dovrebbe essere di almeno lo 0,2%, con le buste paga dei settori non agricoli superiori a 170000 e il mercato del lavoro nuovamente al centro dell’attenzione. Probabilmente, i dati macroeconomici sugli Stati Uniti saranno l’unico fattore preso in considerazione dalla Fed per la manovra del primo trimestre. L’incertezza sulle politiche di Trump pone, infatti, il Fomc nell’incapacità di agire prima dell’inaugurazione della nuova amministrazione presidenziale.
Nella mattinata di oggi, l’indice del dollaro spot è riuscito ad arrestare la tendenza al ribasso, guadagnando lo 0,14%. Al momento della redazione di questo articolo, l’euro perde lo 0,19% per toccare gli 1,05872$. Prima dell’avvio della sessione europea, i mercati hanno praticamente del tutto ignorato i deludenti dati sugli ordinativi industriali e sulle vendite al dettaglio in Germania. L’attenzione si concentra ora sulle buste paga dei settori non agricoli, la cui lettura verrà diffusa nel pomeriggio di oggi, e sulla crescita dei salari negli Stati Uniti. Dopo la pubblicazione dei dati di Adp nella giornata di ieri, i mercati temono un risultato deludente.
Nonostante l’attuale volatilità, continuo a puntare sul rialzo del dollaro, pur riconoscendo che i dati di oggi pomeriggio avranno una notevole influenza sul breve periodo. Negli Stati Uniti, il settore privato continua a dare buoni risultati, con l’euforia per la vittoria di Trump che ancora spinge la fiducia dei consumatori ai massimi dopo la crisi. Tali considerazioni rivestono un’importanza fondamentale per la Fed, con l’inflazione che inizia ad aumentare mentre si attende l’attuazione da parte dell’amministrazione Trump di misure di stimolo fiscale che potrebbero rilanciare l’economia. A ogni modo, come la Fed ha saggiamente sottolineato, s’impone cautela.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.