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Quanti puntano sul rialzo del dollaro si fanno sentire prima della pubblicazione dei verbali del Fomc nella giornata di mercoledì

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Feb 21, 2017, 18:18 UTC

Probabilmente, la pausa del dollaro in occasione del Giorno dei Presidenti è stata più di una coincidenza rispetto al desiderio di Trump di indebolire la

Quanti puntano sul rialzo del dollaro si fanno sentire prima della pubblicazione dei verbali del Fomc nella giornata di mercoledì

Probabilmente, la pausa del dollaro in occasione del Giorno dei Presidenti è stata più di una coincidenza rispetto al desiderio di Trump di indebolire la valuta degli Stati Uniti.

Nella mattinata di oggi, quanti puntano sul rialzo del dollaro erano alla guida dei mercati. Ammesso che l’amministrazione Trump sia riuscita a impedire il rialzo del dollaro nell’ultima settimana, probabilmente i mercati realizzeranno quanto la Fed e la politica monetaria possono influire sull’andamento della valuta degli Stati Uniti. Si deve, inoltre, notare che il rinvio della riforma del sistema tributario non riuscirà a trattenere il dollaro quando, nella giornata di domani, il Fomc pubblicherà i verbali della sua riunione di febbraio.

Durante le ultime sessioni, si è osservato un certo compiacimento per le previsioni della Fed sui tassi di interesse. Le affermazioni di Yellen, secondo cui da ora in avanti la manovra restrittiva potrebbe essere decisa in qualsiasi riunione del Fomc, sono state adombrate dall’azione dell’amministrazione Trump. Andando a riconsiderare la deposizione della presidente della Fed innanzi al Congresso degli Stati Uniti, si può notare come i toni da falco impiegati da Yellen siano stati insoliti. Normalmente, la posizione del presidente della Fed sui tassi di interesse è, infatti, più da colomba e comunica un generale ottimismo per l’economia degli Stati Uniti.

Questa volta, Yellen non è soltanto stata ottimista sulle prospettive dell’economia degli Stati Uniti, ma ha anche suggerito che i tassi potrebbero venire aumentati prima del previsto.

Pensare che la posizione di Yellen sia isolata sarebbe un errore. Le ultime dichiarazioni dei membri del Fomc rafforzano, infatti, l’ipotesi di una manovra restrittiva a marzo. Crescono, dunque, le probabilità di un innalzamento dei tassi, sebbene i future sui Fed Fund, per riflettere veramente tale incremento, debbano probabilmente attendere la pubblicazione dei verbali del Fomc nella giornata di mercoledì.

Durante la giornata di oggi, verranno diffusi importanti dati, quali gli indici preliminari dei direttori degli acquisti del settore privato di Germania e Francia, quelli compositi dell’Eurozona e degli Stati Uniti. Inoltre, è previsto un intervento di Kashkari, membro del Fomc.

Per quanto concerne i dati, gli indici dei direttori degli acquisti del settore privato di Germania e Francia pubblicati nella mattinata di oggi sono stati ampiamente positivi. L’indice composito dell’Eurozona per il mese di febbraio registra una ripresa. Tuttavia, l’interesse per il dollaro aumenta, mentre il sentimento verso l’euro vira in negativo. Dopo la pubblicazione dei dati sugli indici dei direttori degli acquisti, la moneta unica europea è scesa da 1,05884$ a 1,0564$. Negli Stati Uniti, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero della Fed di Philadelphia e quello dello Stato di New York indicano un andamento chiaramente positivo di tale settore nel mese di febbraio, in grado di sostenere il dollaro. Tuttavia, affinché la valuta degli Stati Uniti continui a muoversi in rialzo, i mercati devono osservare un andamento stabilmente positivo di tale settore. Dati deludenti potrebbero, infatti, limitare l’apprezzamento del dollaro, considerata la notevole importanza del contributo del settore dei servizi all’economia degli Stati Uniti. Difficilmente un singolo indice dei direttori degli acquisti deludente porterebbe la Fed a riconsiderare la propria posizione, in particolare dopo gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione.

Con l’indice del dollaro spot che guadagna lo 0,34% per toccare un massimo intragiornaliero a quota 101,29 verso l’apertura della sessione europea, il mercato dovrà tenere conto delle dichiarazioni che Kashkari, membro del Fomc privo del diritto di voto e nota colomba, renderà nel pomeriggio di oggi. Qualsiasi virata su posizioni maggiormente da falco fornirà certamente un ulteriore spinta al dollaro. Il rialzo di oggi deriva, infatti, dai toni da falco impiegati da Harker, membro del Fomc con diritto di voto, nelle sue dichiarazioni rese nella giornata di lunedì. Harker è considerato uno dei falchi del Fomc, in favore di una manovra restrittiva a marzo.

Con il dollaro in rialzo nella prima parte della giornata, ogni tentativo della sterlina di invertire la tendenza al ribasso dipenderà da quanto accade nella Camera dei Lord, ove è in corso il dibattito sulle condizioni in base alle quali la primo ministro Theresa May può invocare l’applicazione dell’art. 50 del TUE e negoziare il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea. A ogni modo, la sterlina sarà probabilmente sotto pressione, considerato che il governatore della Banca d’Inghilterra, Carney, interverrà nella tarda mattinata di oggi nel corso delle audizioni sul rapporto sull’inflazione. I mercati attendono di ascoltare quanto Carney dirà sulla debolezza degli ultimi dati sulle vendite al dettaglio e se abbia un’opinione diversa per quanto riguarda la politica monetaria nel breve periodo. Le dichiarazioni di Carney dovrebbero aumentare la volatilità della sterlina.

Si deve tenere conto di diversi fattori, tra cui il crescente rischio politico nell’UE, che pesa sull’euro. Manca, infatti, meno di un mese alle prime elezioni.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot si attestava a quota 101,33, con un rialzo dello 0,38%. L’euro cedeva lo 0,51% per toccare gli 1,05596$. La sterlina perdeva gran parte dei guadagni conseguiti nella giornata di lunedì, perdendo lo 0,31% circa due ore prima dell’audizione di Carney sul rapporto sull’inflazione.

Per quanti guardano all’oro come guida, l’indice dell’oro spot perde lo 0,47% a causa del peso esercitato dal sentimento nei confronti del dollaro e dalla possibilità che la Fed attui una manovra restrittiva a marzo.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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