Nella giornata di oggi dalle due Camere arriva l’autorizzazione a procedere: l’Italia avrà il suo piano salva banche. Non è il primo, probabilmente non
Nella giornata di oggi dalle due Camere arriva l’autorizzazione a procedere: l’Italia avrà il suo piano salva banche.
Non è il primo, probabilmente non sarà l’ultimo.
Il Governo potrà così adoperarsi per estendere il debito bancario fino a 20 miliardi di euro, finanziando provvedimenti che mirino a risanare l’omonimo sistema.
Tale decisione appare essere stata condivisa, dal momento che i favorevoli alla Camera sono stati 389, i no 134, gli astenuti 8.
Stessa situazione al Senato, dove i favorevoli sono stati 221, mentre i contrari 60, con soli 3 astenuti.
La necessarietà di un simile piano si esplica nel suo immediato utilizzo: Mps sarà il primo istituto di credito a beneficare del salvataggio.
Oggi Rocca Salimbeni ha avuto problemi temporanei d’apertura ma, appena diffusa la notizia dell’approvazione parlamentare dal piano salva banche, il titolo ha riaperto e annullato le perdite, salvo poi scendere di 5 punti percentuali subendo una nuova sospensione.
La notte precedente l’approvazione al salva-banche l’istituto senese ha comunicato ai mercati l’accettazione della Consob del documento informativo con cui si illustrano i dettagli dell’operazione.
Nel dettaglio, si tratta di un dossier di 55 pagine.
Tra le varie avvertenze si rende noto che “gli investitori sono sollecitati in un contesto caratterizzato dal progressivo deterioramento delle condizioni della banca e del gruppo”.
Tale comunicazione ha l’obiettivo di rendere edotto il pubblico dei rischi incorrenti a margine della nuova situazione contingente, per cui, coloro i quali avessero già aderito alla conversione di azioni o obbligazioni, adesso potrebbero legittimamente esercitare il proprio diritto di revoca.
Ma non è tutto.
Il Monte Paschi comunica anche che l’investimento operato da Atlante sui titoli junior mezzanine (per un valore massimo di 1,526 miliardi di euro) è soggetto a condizioni.
Una su tutte è quella per la quale “si sia completato con successo il prospettato aumento di capitale per 5 miliardi, mediante la relativa sottoscrizione ed il versamento prevalentemente da parte di investitori di mercato (e quindi anche diversi dagli attuali azionisti)”.
E ancora: ulteriore conditio sine qua non è che si resti “nell’ambito di un’operazione di mercato”.
Tale specificazione consta di una mancanza di sostegno finanziario pubblico, proprio come previsto nella procedura del salvataggio interno. (Banking Recovery and Resolution Directive).
Chiarezza è stata fatta.
Adesso bisognerà aspettare le risposte dei mercati.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.