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Netta inversione al rialzo per l’oro durante la sessione

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 12, 2016, 23:08 GMT+00:00

Trascinati dall'apprezzamento del dollaro, dall'incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti e dall'andamento positivo della borsa

Netta inversione al rialzo per l’oro durante la sessione

Trascinati dall’apprezzamento del dollaro, dall’incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti e dall’andamento positivo della borsa prima dell’apertura, nelle prime ore della sessione, i contratti future sull’oro hanno rotto al minimo degli ultimi dieci mesi. Tuttavia, terminate le vendite, l’oro ha sperimentato uno spettacolare rimbalzo per poi muoversi in rialzo durante la sessione.

I contratti future sull’oro con scadenza a febbraio negoziati sul Comex hanno raggiunto i 1164,70$, con un rialzo di 2,80$ ossia dello 0,24%. Se tali prezzi dovessero tenere, la chiusura potrebbe essere in rialzo.

La ripresa potrebbe essere stata sostenuta da condizioni di ipervendita di breve periodo e dalla rottura dell’indice del dollaro. Tuttavia, il fattore principale del rialzo è probabilmente da individuarsi nel netto ribasso del mercato azionario.

I trader dell’oro hanno, inoltre, ignorato l’incremento dei rendimenti dei titoli di Stato degli Stati Uniti. La rottura dell’indicatore segnala che quanti investono in oro hanno prestato molta attenzione all’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti, poiché l’innalzamento dei tassi da parte della Fed è già stato probabilmente inserito nel prezzo dell’oro.

Il greggio

Nelle prime ore della sessione odierna, il prezzo del petrolio è aumentato fino al 6,5% per raggiungere il massimo degli ultimi diciotto mesi in risposta al raggiungimento dell’accordo tra l’Opec e gli altri principali produttori, il primo dal 2001, che dovrebbe ridurre l’offerta e stabilizzare i prezzi.

Dopo essere aumentato a 56,24$, il Wti con scadenza a marzo è ridisceso a 54,92$, con un rialzo di 1,62$ ossia del 3,04%. Il Brent è salito a 58,12$ prima di calare a 56,65$, con un rialzo di 1,59$ ossia del 2,89%.

Per i trader, la rottura deriva in gran parte dalla riscossione degli utili, ma continuano a esservi dubbi sull’efficacia dell’accordo, dato che le disposizioni specifiche sono ancora in corso di elaborazione.

Il mercato dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti

Nella giornata di mercoledì, i titoli del Tesoro degli Stati Uniti a trenta anni sono scesi dopo il lieve aumento dei rendimenti. I trader stanno reagendo all’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione e alla riunione dell Fed, prevista per la giornata di mercoledì.

L’incremento del prezzo del petrolio viene percepito come inflazionistico. I rendimenti devono, quindi, aumentare. Inoltre il FedWatch del Cme Group dà le probabilità che la Fed innalzi i tassi di 25 punti base durante la riunione del 14 dicembre al 95%.

Le borse degli Stati Uniti

Durante la giornata di lunedì, i principali indici azionari degli Stati Uniti si sono mossi in ribasso, con gli investitori che hanno preso una pausa dopo il netto rialzo della scorsa settimana. La riscossione dei profitti e la liquidazione delle posizioni prima della riunione della Fed sui tassi di interesse e la politica monetaria costituisce il fattore primario della pressione di vendita. I mercati sono ancora ottimisti circa la politica economica dell’Amministrazione Trump: ogni ribasso dovrebbe, quindi, essere di breve durata a meno che la Fed non faccia qualche sorpresa.

Alle 19:00 GMT di oggi, gli investitori conosceranno gli ultimi dati sul bilancio federale di novembre.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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