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Negli Stati Uniti, le borse dei raggiungono nuovi massimi storici e il rendimento dei titoli del Tesoro tocca il 3,152%

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 14, 2016, 00:55 UTC

Per quanto riguarda i dati sugli Stati Uniti, la giornata di martedì è stata caratterizzata da tranquillità. L'indice Nfib delle piccole imprese per il

Negli Stati Uniti, le borse dei raggiungono nuovi massimi storici e il rendimento dei titoli del Tesoro tocca il 3,152%

Per quanto riguarda i dati sugli Stati Uniti, la giornata di martedì è stata caratterizzata da tranquillità. L’indice Nfib delle piccole imprese per il mese di novembre segna 93,4, più della lettura di novembre di 94,9. Il governo federale ha annunciato che, a novembre, i prezzi delle importazioni sono diminuiti dello 0,3%.

Oggi ha avuto inizio la riunione della Fed, della durata di due giorni durante i quali dovrebbe essere deciso un innalzamento dei tassi di interesse di 25 punti base, che verrà annunciato nella giornata mercoledì. Tuttavia, il principale fattore di interesse per quanti investono nel dollaro e nei titoli del Tesoro degli Stati Uniti è costituito dalle previsioni della Fed sui prossimi aumenti dei tassi.

I titoli del Tesoro degli Stati Uniti

Nella giornata di martedì si è svolta un’importante asta di titoli di Stato degli Stati Uniti. Il dipartimento del Tesoro ha venduto 12 miliardi di dollari di titoli a trenta anni con un rendimento del 3,152%. Il dato ha causato una varia reazione nei mercati. I titoli del Tesoro degli Stati Uniti a due anni sono stati negoziati a quota 1,162, in rialzo di 0,021 punti. Quelli a dieci anni hanno toccato quota 2,470, con un ribasso dello 0,009. Infine, i titoli a 30 anni sono giunti a quota 3,142, scendendo di 0,02 punti.

Le borse degli Stati Uniti

Nella giornata di martedì, le borse degli Stati Uniti si sono mosse in rialzo, con il Dow Jones che si è avvicinato a quota 20000. Poco dopo l’apertura, il Dow Jones ha toccato un nuovo massimo intragiornaliero, guadagnando più di 100 punti. Lo S&P 500 ha segnato un nuovo massimo storico intragioraliero, salendo dello 0,7% spinto dall’andamento nettamente positivo dei titoli del settore della tecnologia dell’informazione. Gli acquisti hanno trainato il Nasdaq, il cui andamento ha superato quello degli altri due indici con un incremento dell’1,3%, che rappresenta un nuovo massimo storico.

 Il greggio

Nella giornata di martedì, il prezzo del greggio è aumentato, spinto dall’elevata domanda in Asia e dalla riduzione della produzione da parte di Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Qatar, che rientra nel programma di tagli all’attività produttiva coordinato dall’Opec e dai principali paesi produttori che non fanno parte del cartello.

Il Brent ha raggiunto i 55,88$, con un rialzo di 0,19$, mentre il Wti ha guadagnato 20 centesimi per toccare i 53,03$.

Nonostante l’aumento del prezzo, il greggio è rimasto ben al di sotto del massimo raggiunto nella giornata di ieri a 56,24$, toccato grazie a un’ondata di riscossioni dei profitti durante la sessione di lunedì. Secondo l’opinione generale, sono state gettate delle buone fondamenta, ma il mercato potrebbe presto invertire la tendenza se gli investitori dovessero avvertire che l’accordo non viene rispettato.

Il mercato valutario

l’indice del dollaro è rimasto piatto, con trader nervosi che si sono posti ai margini in vista della decisione sui tassi di interesse e della dichiarazione sulla politica monetaria che la Fed pubblicherà nella giornata di mercoledì. I trader non sono preoccupati dall’innalzamento dei tassi, inserito nei prezzi già da due settimane, ma dal numero e dalla tempistica delle prossime manovre restrittive.

Dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione al consumo in Germani, risultati coerenti con le aspettative, l’andamento della coppia EUR/USD ha oscillato tra il piatto e il ribasso. La coppia GBP/USD si è mossa in lieve rialzo dopo il balzo seguito alla pubblicazione dei dati sull’inflazione al consumo, superiori alle attese. Tuttavia, gli investitori continuano ad aspettarsi che, nella giornata di giovedì, la Banca d’Inghilterra mantenga i tassi di interesse invariati.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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