Mps: tutti i soggetti coinvolti nell’operazione

L’aumento di capitale di Mps sarebbe dovuto arrivare dal fondo Qia del Qatar, il cui intento sembrava concretizzarsi in un investimento di ben 1 miliardo di euro.
Ma il fondo qatariota si è defilato.

Ieri il Monte Paschi diffondeva una nota con la quale comunicava la presa d’atto di una siffatta situazione: “Per quanto a conoscenza della banca, alla data del presente comunicato stampa non si sono concretizzate manifestazioni di interesse da parte di anchor investor”.

Per fare chiarezza, giova ricordare come l’operazione di aumento di capitale di Rocca Salimbeni sarebbe stata strutturata in 3 momenti ben cristallizzati: in primis, la conversione dei bond subordinati, da cui il Monte si sarebbe aspettato una cifra pari a 2 miliardi di euro. In secondo luogo, un flusso di capitali che sarebbe dovuto giungere da investitori istituzionali atto a coprire la differenza di più o meno 5 miliardi derivanti dalla conversione. Da ultimo, il fondo Atlante avrebbe dovuto prendere in carico la tranche mezzanina delle sofferenze senesi per un totale di 27,7 miliardi di euro.

Il condizionale fotografa chiaramente la realtà contingente.
L’operazione non è andata in porto.

Sempre nella giornata di ieri, il cda senese ha comunicato quello che in molti si aspettavano: “L’operazione di aumento di capitale non si è chiusa con successo. Non sono stati raccolti ordini di investimento sufficienti a raggiungere la somma di 5 miliardi”.

Poche righe, ma dalla portata torrenziale.

Il disimpegno qatariota è stato decisivo. Ha innalzato il livello di sfiducia di pubblico e mercati verso Mps e il Bel Paese in generale, agendo in maniera complementare con l’eccessivo prezzo stimato per le azioni dell’istituto toscano, pari a 1 euro l’una.

Utile ma non abbastanza il rastrellamento attraverso il liability management exercise, proprio secondo quanto affermato in un’ulteriore nota dalla banca: “Il mancato perfezionamento dell’aumento comporta il venir meno anche dell’operazione di cartolarizzazione e del complessivo esercizio di liability management su passività subordinate emesse o garantite dalla banca. I titoli conferiti in adesione alle offerte del lme saranno restituiti ai rispettivi portatori nei termini indicati nella relativa documentazione di offerta”.

Rimane in piedi la cartolarizzazione di ben 27,7 miliardi di sofferenze tramite Atlante e attraverso un prestito ponte erogato da Jp Morgan, Hsbc, Mediobanca e Credit Suisse, aspettando la decisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel frattempo, il titolo Mps è sospeso in via precauzionale.

Chi vivrà, vedrà.