Berlusconi contro Bolloré. Mediaset contro Vivendi. Dal dietrofront con cui Vivendi annunciava la scorsa estate di recedere dall’accordo per l’acquisto di
Berlusconi contro Bolloré.
Mediaset contro Vivendi.
Dal dietrofront con cui Vivendi annunciava la scorsa estate di recedere dall’accordo per l’acquisto di Mediaset, all’istruzione del processo fissato il 21 marzo 2017, la querelle italo-francese non accenna a placarsi.
Niente può essere dato per scontato, specie considerando come sulla vicenda siano al lavoro organi di controllo come Agcom e Consob.
Al riguardo, il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Maria Cardani: “Stiamo facendo il lavoro che avevamo detto. Stiamo guardando i dati e ci vuole un sacco di tempo”.
Si evince da quanto affermato dal n.1 dell’Agcom che la questione meriti tempo e attenzione, sia per ragioni di delicatezza, sia per mole di dati da elaborare.
Un tempo che comunque andrà razionalizzato da qui al 21 marzo, in un processo cruciale per una delle maggiori aziende del Paese.
L’ente garante per le comunicazioni però porterà a compimento la propria indagine con relative conclusioni solo tra aprile e giugno, provando a chiarire l’effettività della scalata di Vivendi a Mediaset avvalendosi di un procedimento iniziato il 21 dicembre 2016 in cui l’attenzione sarà focalizzata sulla violazione delle norme sui servizi media audiovisivi e radiofonici.
Se per stabilire l’integrazione della detta fattispecie occorre tempo, il dato certo sta nella contingenza che un’offerta pubblica d’acquisto del gruppo di Bolloré verso il Biscione sarebbe giuridicamente inaccettabile.
Rimane fermo il limite per cui Vivendi non può oltrepassare la soglia del 30% del possesso delle azioni di Mediaset, rimanendo comunque al secondo posto tra gli azionisti dopo Fininvest.
Proprio per questo la società presieduta da Fedele Confalonieri si è rivolta alla Consob, nonostante il presidente recentemente non abbia escluso un possibile accordo con Bolloré, rimettendo la questione a valutazioni successive.
Quel che emerge è un quadro confusionario ma figlio di dinamiche attendiste, la cui evoluzione sarà solo figlia del tempo.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.