L’Oro si Spinge in Rialzo Pronto a Mostrare Ulteriori Incrementi

I rialzisti del metallo aurifero sembrano aver ripreso il controllo del mercato nella prospettiva di spingere i prezzi verso ulteriori incrementi; grazie a loro, i prezzi sono rimasti sostenuti sopra i 1220$, nonostante l’assalto del dollaro sin dall’inizio della settimana, e ora ottengono la loro giusta ricompensa.

Il metallo prezioso appare rialzista
Ieri il dollaro statunitense ha mostrato un’inversione della tendenza positiva a seguito di alcuni dati salariali piuttosto deboli. Sia i dati sulle vendite al dettaglio che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) sono risultati migliori rispetto alle attese ma la componente salariale del Consumer Price Index ha rivelato una forte debolezza che ha avuto conferma nei dati sulla media salariale che sono stati resi noti insieme ai dati sulle retribuzioni non agricole (NFP). Pertanto, dopo un breve periodo di rafforzamento, successivo al rilascio dei suddetti dati, la moneta statunitense ha invertito la rotta e, nel corso delle ultime 12 ore, abbiamo assistito a un costante indebolimento del dollaro che ha permesso così al metallo prezioso di spingersi oltre il livello dei 1230$ e ora, mentre scriviamo, viene trattato intorno ai 1235$, pronto a mostrare ulteriori incrementi. Il livello di resistenza più vicino è situato intorno alla regione dei 1240$ ma, una volta superato, vedremo il metallo prezioso dirigersi verso i 1270$, che è l’obiettivo di breve termine. Crediamo che la debolezza del dollaro sia destinata a proseguire almeno per alcuni giorni, determinando un’opportunità per i rialzisti dell’oro di spingere i prezzi verso i loro obiettivi.

Il Petrolio Continua a Fare Quello che gli Riesce Meglio

I prezzi del petrolio proseguono la loro fase di consolidamento all’interno di una gamma di oscillazione ristretta, come succede ormai da molte settimane. Crediamo che probabilmente molti trader e investitori abbiano smesso di negoziare questa materia prima, facendo sì che questo periodo risulti favorevole ai trader giornalieri e di breve periodo che si muovono all’interno di questa gamma di oscillazione. I rialzisti del combustibile non sono stati in grado di spingere oltre i prezzi petroliferi a causa del continuo incremento delle scorte di greggio in Nord America, che hanno determinato la sconfitta dell’accordo sui tagli alla produzione per aumentare i prezzi. Pertanto, i produttori sono perplessi e ci aspettiamo che a giugno ci saranno parecchie discussioni al loro interno, al momento di decidere se proseguire con la riduzione delle estrazioni nella seconda parte dell’anno.

Anche i prezzi dell’argento mostrano un recupero e ora sono trattati vicino ai massimi della loro gamma di oscillazione, in attesa che l’oro mostri qualche indizio per poter rompere in rialzo, cosa che prevediamo si possa verificare entro il breve termine.