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L’Indebolimento del Dollaro Spinge l’Oro in Rialzo

Da:
Colin First
Aggiornato: Dec 29, 2016, 10:40 UTC

Anche ieri i prezzi dell’oro hanno avuto una gran giornata, dopo quella di martedì con gli acquisti da parte della Cina. Mentre la mossa in rialzo di

L’Indebolimento del Dollaro Spinge l’Oro in Rialzo

Anche ieri i prezzi dell’oro hanno avuto una gran giornata, dopo quella di martedì con gli acquisti da parte della Cina. Mentre la mossa in rialzo di martedì è stata determinata dagli acquisti cinesi, ieri il motivo del rialzo è da attribuire all’indebolimento generale del dollaro statunitense che ha permesso ai prezzi del metallo aurifero di muoversi in rialzo; avevamo bisogno di una pausa dall’implacabile rafforzamento della moneta statunitense, al quale abbiamo assistito nelle due ultime settimane. Ieri il dollaro statunitense, durante la sessione di New York, mostra un avvio rialzista, comprimendo i prezzi dell’oro, ma l’annuncio dei dati relativi alla vendita delle case in costruzione negli Stati Uniti rallenta la sua corsa. I dati sono risultati più deboli delle aspettative con un valore pari a -2,5% rispetto al risultato atteso dello 0,5%; il dato è stato interpretato negativamente dai mercati portando così a un decremento del valore della moneta statunitense che ha consentito ai prezzi del metallo aurifero di muoversi di nuovo verso i massimi del proprio range al livello dei 1150$. Gli Stati Uniti hanno bisogno di mostrare dati positivi nei prossimi mesi per sostenere la decisione della Fed di procedere con ulteriori rialzi dei tassi d’interesse, quindi ogni eventuale scivolone di tali dati potrebbe posticipare il rialzo dei tassi da parte della Fed e avrà un impatto negativo sul dollaro statunitense. I mercati sono sottili al momento e questi dati potrebbero non essere così significativi in una più ampia visione delle cose, ma d’ora in avanti i mercati presteranno attenzione a tutti i dati economici statunitensi, con attese positive, per sostenere il rialzo dei tassi d’interesse.

Anche il petrolio viene negoziato a livelli positivi vicino ai massimi del proprio range, con il mercato in attesa dell’inizio dei tagli della produzione concordati tra i vari Paesi dell’OPEC e quelli al di fuori del cartello. Un avvio corretto, con conseguente monitoraggio dei tagli, potrebbe spingere i prezzi del combustibile ben oltre i 55$, verso il nostro obiettivo dei 60$, ma resta da vedere per quanto tempo questi Paesi riusciranno a collaborare.

Ieri anche i prezzi dell’argento, in linea con quelli dell’oro, sono stati spinti in rialzo dalla correzione dei prezzi della moneta statunitense, andando a infrangere il livello dei 16$, per assestarsi appena sopra, mentre scriviamo. Prevediamo che i prezzi dell’argento si muoveranno in relazione alla forza del dollaro, consolidando e oscillando per la maggior parte della giornata con una lieve inclinazione rialzista.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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