Le dichiarazioni positive di Draghi spingono la coppia EUR/USD al rialzo

Durante questa sessione, la coppia EUR/USD si è mossa al rialzo dopo che il Presidente della Banca Centrale Mario Draghi non ha specificato se la Banca Centrale è pronta a portare il tasso di deposito al negativo per spronare la crescita. Durante la riunione di questa mattina sulla politica monetaria a Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il tasso d’interesse cha si attesta al minimo storico allo 0,25 %.

Tuttavia, durante la rassegna stampa rilasciata dopo la riunione, il Presidente della ECB ha dichiarato che mentre la Banca Centrale era “tecnicamente pronta” a tagliare il tasso di deposito al di sotto dello zero, il Consiglio di Amministrazione ha trattato velocemente la questione del tasso di deposito alla riunione di oggi.

La ECB ha anche previsto che quest’anno l’economia si dovrebbe contrarre dello 0,4 %  per poi crescere dello 1,1% nel 2014 e dello 1,,5% nel 2015. Inoltre, ha previsto che l’inflazione raggiungerà la media dell’ 1,4% in quest’anno, dell’ 1,3% nel 2014 e dell’1,3% nel 2015. Sulla base di questi dati, gli investitori credono a quanto dichiarato da Draghi, ovvero che l’inflazione è sotto controllo e che la ECB potrebbe non intervenire al tal riguardo.

La coppia GBP/USD si è indebolita dopo che la Banca d’Inghilterra ha mantenuto i suoi tassi d’interesse al minimo registrato.  Come ampiamente previsto dagli analisti, la Banca Centrale ha tenuto i suoi tassi d’interesse allo 0,5%, fissando a 375 miliardi di sterline (613 miliardi di dollari) la somma massima per l’acquisto degli asset. Con la BoE che si astiene dall’introdurre cambiamenti significativi, sembra che gli speculatori continueranno ad acquistare in risposta delle positive notizie economiche, mentre il Governatore Mark Carney tenterà di tenere bassa la Sterlina.

A mettere sotto pressione la valuta ha contribuito anche un rapporto preliminare sul Prodotto Interno Lordo statunitense, migliore di quanto ci si aspettasse. Inoltre, le rivendicazioni settimanali dei disoccupati statunitensi sono inaspettatamente diminuite. Sebbene la BoE abbia lasciato invariati sia il tasso d’interesse che il programma di alleggerimento quantitativo, molti investitori ritengono che poiché i verbali della riunione contengono i temi discussi all’ordine del giorno e i voti espressi dai vari membri, essi riveleranno informazioni interessanti sui futuri piani della Banca Centrale. All’ultima riunione la votazione è stata unanime, il ché è indice che il sentimento sta cambiando.

I future sull’oro con scadenza a febbraio si sono mossi al ribasso, dopo che il promettente rally di mercoledì ha messo il mercato in condizione di spingersi al rialzo. Oggi niente è riuscito ad aiutare la risalita dei prezzi del lingotto, neanche un dollaro debole. Ciò suggerisce la forte presenza dei venditori sul mercato o la forte convinzione di alcuni di abbandonare il mercato a tutti i costi. Il fatto che il mercato non è nella condizione di poter avviare un rally in vista del rapporto sui dati occupazionali di domani, mostra chiaramente come gli investitori stiano ottenendo maggior chiarezza dai verbali economici riguardanti i tempi necessari alla Fed per ridurre lo stimolo monetario, riducendo la necessità di ricorrere alla copertura.

Oggi i future sul greggio con scadenza a gennaio hanno continuato a essere negoziati al rialzo. Già all’inizio della settimana sono emersi timori che vedevano compromesse le scorte di greggio a causa dei disordini in Libia, timori che hanno contribuito a far salire i prezzi del Brent e di conseguenza anche quelli del greggio. Il calo delle scorte di greggio di ieri e un rapporto preliminare sul PIL statunitense migliore del previsto, hanno spinto il mercato al rialzo. Visto che il mercato è stato pesantemente a corto di fondi e di speculatori, è possibile che questo rally di breve termine produca a breve un ritracciamento a 99,86$.