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La preoccupazione per la Brexit e l’avversione al rischio dominano i mercati

Da:
Colin First
Aggiornato: Jan 10, 2017, 14:04 UTC

Finora, la giornata ha visto una notevole volatilità in diversi strumenti, dato che l'andamento dei mercati non è ancora chiaro. I dati sugli Stati Uniti

La preoccupazione per la Brexit e l’avversione al rischio dominano i mercati

Finora, la giornata ha visto una notevole volatilità in diversi strumenti, dato che l’andamento dei mercati non è ancora chiaro. I dati sugli Stati Uniti sono generalmente positivi, portando banche e fondi a ritenere che il dollaro si apprezzerà nel breve e nel medio periodo. Nelle ultime ventiquattro ore, non sono stati diffusi dati particolarmente rilevanti. Per quanto riguarda gli innalzamenti dei tassi e il dollaro, i membri della Fed che hanno rilasciato dichiarazioni hanno impiegato toni generalmente da falco. Tuttavia, dalla serata di ieri, il dollaro va muovendosi in ribasso.

Ciò è particolarmente vero per la coppia USD/JPY, con il timore per la Brexit e per il prezzo del petrolio che ha generato una generale avversione al rischio sui mercati, portando all’apprezzamento dello yen e al deprezzamento del dollaro. Al contempo, la coppia EUR/USD è balzata oltre quota 1,0600 e il prezzo dell’oro si è avvicinato a 1200. La sterlina, in gravi difficoltà negli ultimi tempi, è l’unica valuta che non è riuscita a muoversi in rialzo sul dollaro.

Il timore per la Brexit e, in particolare, per le crescenti possibilità che il Regno Unito adotti una linea dura nel recesso dall’Ue, continua a imperversare sui mercati. I mercati sperano in un approccio moderato alla questione, con negoziati diretti e rapidi e il Regno Unito che conserva l’accesso al mercato unico. Tuttavia, gli ultimi segnali vanno nella direzione opposta. Londra, infatti, non avrà più accesso al mercato unico o il ritorno nella zona di libero scambio dell’UE comporterà costi esorbitanti. Le conseguenze per l’economia britannica saranno, comunque, decisamente negative, mentre a Londra si continua a discutere del ruolo del parlamento nella procedura di recesso dall’UE, ossia della necessità o meno che Downing Street ottenga l’approvazione di Westminster per la Brexit. Al contempo, il governo scozzese continua ad opporsi al recesso del Regno Unito dall’UE, complicando ulteriormente la situazione. Tutto ciò si riflette sull’andamento della sterlina, che non riesce a muoversi in rialzo nonostante il deprezzamento del dollaro. A mio parere, la valuta britannica si muoverà in ribasso tanto nella giornata di oggi quanto nel breve periodo.

Nel fare trading con una volatilità tanto elevata è necessaria prudenza. Inoltre, è importante che i trader non si fissino con una data tendenza o una particolare polarizzazione. Si deve essere prudente e aggiustare le proprie operazioni in base all’andamento del mercato.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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