Il rialzo sperimentato dallo yen nella mattinata di oggi è certamente giustificato. Tuttavia, con una posta in gioco così alta, ci si chiede se l’interesse per lo yen rifletta veramente i venti contrari che circondano le economie dell’Asia, di cui è massima espressione il recesso degli Stati Uniti dal TPP posto in essere da Trump.
La visione dei mercati europei potrebbe essere più pragmatica e qui potrebbe individuarsi la ragione del ribasso subito dallo yen all’apertura della sessione europea. Nell’ultima settimana, dopo una conversazione telefonica con il presidente messicano, Trump ha cambiato opinione riguardo il commercio col Messico.
Che la visione sia pragmatica o meno, è evidente che le diverse regioni abbiano una differente percezione del rischio geopolitico. Rimane tutto da vedere se vi sia un contrasto tra Oriente e Occidente. Quel che è da venire dipende ampiamente da come procederanno gli Stati Uniti nei negoziati commerciali con UE e Regno Unito, senza dimenticare l’Asia e il Medio Oriente.
Se nella prima parte della giornata i mercati hanno reagito alle dichiarazioni di Trump, saranno i dati macroeconomici che verranno pubblicati in serata a determinare l’andamento del dollaro. Verranno, infatti, diffusi l’indicatore di inflazione adottato dalla Fed, l’indice dei prezzi della spesa individuale per i consumi, e i dati sulla spesa individuale di dicembre. I mercati attendono risultati positivi che possano annullare l’effetto del deludente Pil pubblicato nella giornata di venerdì. I mercati stanno, inoltre, tentando di misurare le tempistiche del primo innalzamento dei tassi da parte della Fed. Tuttavia, considerato il rocambolesco stile dell’amministrazione Trump, la solita ossessione per la Fed i suoi tempi deve ancora materializzarsi.
Considerando i dati macroeconomici, qualora fossero coerenti con le aspettative o migliori, il dollaro potrebbe essere spinto in rialzo. Tuttavia, come si è notato nelle settimane recenti, un effettivo apprezzamento potrebbe essere ostacolato da quello che pare un minore interesse per il dollaro in periodi di incremento del rischio geopolitico.
All’avvio della sessione europea, lo yen è sceso ai 114,936¥, con i guadagni giornalieri ridottisi ad appena lo 0,14%. Alla redazione di questo articolo, la coppia USD/JPY si attestava a 114,66¥, con un ribasso giornaliero dello 0,35%. L’indice del dollaro spot ha recuperato dal minimo di quota 100,17, toccato durante la sessione asiatica, per raggiungere quota 100,52, con un ribasso dello 0,04 alla redazione di questo articolo. In attesa della pubblicazione dei dati di oggi, l’interesse per il dollaro torna a salire, sebbene i mercati europei paiano meno convinti a causa dell’ultimo ordine esecutivo firmato da Trump.