Il Cavallino sorprende nel 2016 e si prepara a stupire anche nel 2017. Il gruppo di Maranello registra un aumento del valore del titolo di 4,60 punti
Il Cavallino sorprende nel 2016 e si prepara a stupire anche nel 2017.
Il gruppo di Maranello registra un aumento del valore del titolo di 4,60 punti percentuale a 60,25 euro nell’anno appena passato, con un fatturato di oltre i 3 miliardi di euro, superando le previsioni di Bloomberg e stimando la crescita di esercizio dell’8,8%.
Nel dettaglio, il ebitda adjusted si è attestato sugli 880 milioni di euro, progredendo di ben 17,6 punti percentuali nell’anno solare, portando le vendite al +28,3%, con un margine operativo lordo di 843 milioni di euro, pari al +17%, minore dell’attesa stimata in 858,12 milioni di euro.
L’ebit rettificato invece ha raggiunto i 632 milioni di euro (+33,6%), con un margine salito di 380 punti base al 20,4%.
Capitolo reported: l’ebit è pari a 595 milioni (consenso a 603 milioni), conoscendo un miglioramento del 34%.
La differenza, pari a 37 milioni, discende dalla decisione del Cavallino di rivedere le sue precedenti stime relative all’estensione della campagna mondiale di richiamo degli airbag Takata su tutti i veicoli dotati di tali dispositivi di gonfiaggio privi dell’agente di essiccazione.
In ascesa anche l’utile netto adjusted: il dato, arrivando a 425 milioni, permette di registrare un aumento di 37,1 punti percentuale, conoscendo una flessione arrivando a soglia 400 milioni di euro, su base reported (+38%); in ogni modo, tale dato è maggiore dei 391,5 milioni di euro stimati dal consenso.
Difforme rispetto alle attese, anche se di poco, il dato sul debito industriale netto. Tale valore ha conosciuto un ridimensionamento dai 797 milioni di euro del 31 dicembre 2015, ai 653 milioni presenti, a fronte di una previsione di 645,7 milioni di euro.
Tale riduzione, come riportato da Milano Finanza, “è legata alla generazione di cassa industriale, che si è attestata a 280 milioni, controbilanciata in parte dalla distribuzione dei dividendi ai possessori di azioni ordinarie e alle partecipazioni di minoranza. La società sul bilancio 2016 intende distribuire ai possessori di azioni ordinarie un dividendo pari a 0,635 per azione, pari a un esborso complessivo di 120 milioni. Il tutto subordinato all’approvazione da parte del consiglio di amministrazione e dell’assemblea degli azionisti”.
Non va sottovalutato come la guidance per l’esercizio corrente abbia rispettato le prospettive, segnando un continuum nella crescita del gruppo, con ricavi netti previsti nel 2017 per più di 3,3 miliardi di euro.
Il Cavallino corre verso il profitto.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.