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La debolezza dello yuan sarà al centro dei colloqui tra Stati Uniti e Cina

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Aug 17, 2018, 16:40 UTC

La debolezza dello yuan cinese sarà una questione importante da mettere sul piatto. Gli analisti sostengono che i rappresentanti di statunitensi e della Cina ne parleranno durante i colloqui commerciali di Agosto.

La debolezza dello yuan sarà al centro dei colloqui tra Stati Uniti e Cina

La debolezza dello yuan cinese sarà un punto focale durante i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina a fine agosto, poiché entrambi i paesi sono alle prese con le ricadute delle recenti fluttuazioni dei mercati valutari, almeno questo è quello che sostengono gli analisti.

colloqui di metà incontro riguarderanno probabilmente questo, “esattamente come avranno a che fare con il RMB (renminbi)”, ha detto Robin Brooks, capo economista dell’Istituto di finanza internazionale.

Questa mattina in Asia il dollaro è stato visto scambiare intorno a 6,89 contro lo yuan cinese, un livello raggiunto l’ultima volta nel maggio 2008. Il dollaro ha guadagnato circa il 6% rispetto allo yuan dall’inizio dell’anno, con gran parte di questo apprezzamento che si è verificato negli ultimi due mesi.

La valuta cinese si è indebolita nei confronti del biglietto verde a causa sia delle crescenti tensioni commerciali, sia dell’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti che hanno spinto al rialzo il valore del dollaro.

La banca centrale cinese fissa un tasso di cambio giornaliero per lo yuan in base ai prezzi recenti e consente di operare contro il dollaro entro una fascia del 2% al di sopra o al di sotto di tale livello. La recente debolezza dello yuan ha spinto alcuni a dire che la Cina sta permettendo alla sua moneta di svalutarsi – deliberatamente o in associazione ad altre forze del mercato – mentre la guerra commerciale con gli Stati Uniti colpisce la sua economia .

“La Cina sostanzialmente si è svalutata in modo ritorsivo alle tariffe imposte dagli Stati Uniti, penso che sia stata una mossa controproducente”, ha detto Brooks, il quale ha predetto che entrambe le parti avrebbero cercato di trovare una soluzione. Durante la sua campagna per la Casa Bianca, Donald Trump disse che avrebbe lottato contro la Cina, che a sua dire manipola la valuta deprezzandola nei confronti del dolloro. Ma queste accuse sono state molto più leggere durante la sua presidenza. Tuttavia, ci sono dei segnali che stia di nuovo per accendersi la miccia del confronto valutario. “In Cina, la loro valuta sta cadendo come un masso e la nostra moneta sta salendo, e devo dirvi che questo ci mette in svantaggio”, ha detto Trump in un’intervista al CNBC il mese scorso.

Ma molti esperti di valuta dicono che uno yuan debole sarebbe effettivamente negativo per la Cina poiché importa la maggior parte dei suoi beni primari dal resto dell’Asia. Quindi, qualsiasi componente di produzione prezzata in una valuta non yuan diventa più cara in termini locali, aumentando il costo di produzione di beni cinesi.

C’è anche un debito cinese denominato in dollari, che diventerebbe più gravoso quando lo yuan si indebolirebbe. Gli analisti hanno anche detto che lo yuan non è sottovalutato nell’attuale contesto globale: si è semplicemente indebolito insieme all’attenuazione dei dati economici dalla seconda più grande economia mondiale.

Le tariffe statunitensi sono entrate in vigore il mese scorso per un valore di $ 34 miliardi di beni cinesi . All’inizio di questo mese, l’amministrazione Trump ha proposto di aumentare le tariffe fino al 25 percento di beni cinesi per un valore di $ 200 miliardi . I prossimi colloqui commerciali si concentreranno probabilmente su come la Cina può gestire la propria valuta per ottenere un certo sollievo dalle tariffe statunitensi.

“Si sta andando al nocciolo della questione: La Cina ha annullato parte dell’impatto del ciclo iniziale di dazi andando a svalutare la sua moneta; quindi le verrà chiesto di andare ad  apprezzare il RMB”, ha affermato Brooks  “Altrimenti, gli Stati Uniti potrebbero continuare a minacciare Pechino con tariffe più alte” ha aggiunto.

Il Sottosegretario al Tesoro per gli Affari Internazionali David Malpass, che sta guidando i prossimi colloqui sul commercio, probabilmente avvertirà la Cina di un ulteriore deprezzamento dello yuan, ha detto in una nota di venerdì la società di consulenza sui rischi politici Eurasia Group.

Ma Pechino sottolineerà “che la Cina non sta cercando di indebolire la valuta, ma permettendo al tasso di cambio di rispondere alle pressioni della guerra commerciale, un rallentamento dell’economia interna e un allentamento monetario”, hanno scritto gli analisti dell’Eurasia.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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