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La Banca d’Inghilterra Indaga sulle Criptovalute Nazionali

Da:
Adrian Zmudzinski
Aggiornato: May 24, 2018, 06:44 UTC

La Banca d'Inghilterra ha pubblicato un documento di lavoro sulle modalità di utilizzo di una valuta digitale rilasciata dalla banca centrale. La criptovaluta in questione sarebbe destinata ad essere utilizzata all’interno del settore bancario.

Bank of England Criptovalute

I Modelli Proposti

Il 18 maggio, la Banca d’Inghilterra ha pubblicato un documento di lavoro che delinea tre diversi modelli di valuta digitale di banca centrale (CBDC) che sta esplorando.

Accesso per gli Istituti Finanziari

Il primo si chiama modello di accesso per gli istituti finanziari. In questo modello, le banche e le istituzioni finanziarie non bancarie (NBFI), come gli assicuratori e le imprese di cassa, avranno accesso a conti bancari alla banca centrale. Ciò consentirà loro di acquistare, vendere, prestare e commerciare in criptovaluta con la banca centrale in cambio di beni qualificati, incluse le banconote. Uno dei vantaggi di questo modello identificato nel documento è che offre alle banche e alle istituzioni finanziarie monetarie un modo alternativo (e potenzialmente più conveniente) di pagarsi l’un l’altra.

Istituzioni Finanziarie Plus

Il secondo modello, denominato “Financial Institutions Plus CBDC-Backed Narrow Bank Access Model”, è molto simile al primo in quanto solo le banche e le NBFI avranno accesso alla CBDC. La differenza è che, in base a tale modello, una NBFI consentirà ai clienti di utilizzare banconote per acquistare e vendere “valuta digitale indiretta della banca centrale” (iCBDC), che, secondo il documento, può funzionare o meno come una CBDC. I vantaggi di questo modello sono simili al primo, ad eccezione del fatto che le banche possono avere meno controllo sul modo in cui presentano gli iCBDC ai loro clienti.

Economy-Wide Access Model

Il terzo modello è denominato Economy-Wide Access Model (modello di accesso a tutta l’economia). Come suggerisce il nome, con questo modello chiunque partecipi all’economia, dai singoli consumatori alle grandi banche commerciali, avrebbe accesso ai conti CBDC presso la banca centrale. Tuttavia, solo le banche, le istituzioni finanziarie monetarie e gli exchange sarebbero autorizzati a negoziare direttamente con la banca centrale. Le famiglie e le imprese, nel frattempo, sarebbero tenute a utilizzare un exchange CBDC al fine di convertire criptovaluta in fiat e viceversa. L’exchange potrebbe essere un’istituzione autonoma o gestita da una banca o da una NBFI. Secondo il documento, uno dei principali vantaggi di questo modello è che “il credito totale e la liquidità totale non sono mai direttamente influenzati dal passaggio dai depositi bancari alla CBDC e possono di fatto aumentano l’introduzione della criptovaluta”.

Analisi

Il presente documento rappresenta il prossimo passo verso l’adozione di una CBDC da parte della Banca d’Inghilterra. Nel 2015 ha pubblicato il suo programma di ricerca, in cui ha esaminato per la prima volta la possibilità di rilasciare una CBDC. Più di recente, ha rinnovato la sua attenzione, pubblicando domande di ricerca su come l’emissione di una CBDC potrebbe influenzare l’economia e il settore bancario.

La banca centrale inglese in ogni caso non è affatto l’unica interessata allo sviluppo di una criptovaluta nazionale. Infatti, mentre il governatore della Federal Reserve ha dichiarato di non vederne la necessità altri stati, come la Svizzera, sembrano orientati nella direzione opposta. Oltre a questo alcune dichiarazioni di dipendenti in alta carica della IBM fanno intendere che la prima criptovaluta emessa da una banca centrale sta per essere rilasciata a breve sulla blockchain di Stellar Lumens.


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L’Impatto di una CBDC

L’emissione di una criptovaluta nazionale spaventa molti appassionati del settore. Questo perché secondo alcuni tra questi le criptovalute nazionali potrebbero soppiantare, con la loro adozione, le criptovalute permissionless. In realtà è logico credere che le criptovalute permissionless gioiranno di una loro fetta del mercato in gran parte proprio grazie alla mancanza di proprie istituzioni regolamentatrici.

Quindi, mentre il Bitcoin, l’Ethereum o il Litecoin potrebbero non diventare affatto tra le valute principali per effettuare pagamenti non è affatto detto che le CBDC le priveranno di utilità. Anzi, c’è da aspettarsi che il rilascio di una criptovaluta con alle proprie spalle una banca centrale potrebbe accelerare immensamente la rapidità di adozione delle altre criptovalute. Infatti, un simile strumento potrebbe aprire le porte a infrastrutture che consentirebbero, in maniera molto più semplice, di “collegare” le criptovalute con le valute FIAT per mezzo della CBDC, ad esempio. Quindi, nel lungo andare questo potrebbe influenzare positivamente il prezzo delle criptovalute coinvolte.

Sull'Autore

Adrian Zmudzinski è un giovane appassionato di tecnologia ed informatica specializzato nell’analisi di token e criptovalute. Si è interessato al Bitcoin nel 2009 e successivamente al settore delle criptovalute ancora nascente.

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