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Il rialzo dei titoli del Tesoro e del dollaro premono sul prezzo dell’oro

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 10, 2016, 02:25 GMT+00:00

Nella giornata di venerdì l'apprezzamento del dollaro USA e l’imminente aumento dei tassi hanno contribuito a spingere in ribasso il prezzo dell'oro.

Il rialzo dei titoli del Tesoro e del dollaro premono sul prezzo dell’oro

Nella giornata di venerdì l’apprezzamento del dollaro USA e l’imminente aumento dei tassi hanno contribuito a spingere in ribasso il prezzo dell’oro. Intanto il mercato si avvia a chiudere la quinta settimana consecutiva con segno negativo. A premere sull’oro hanno anche contribuito i tassi di rendimento dei titoli del Tesoro USA e le azioni USA, vicine ai massimi storici.

L’oro spot viene negoziato a 1160,69 $, in ribasso di 6,910 $ (-0,59%).

Sul fronte dei dati economici USA, segnaliamo l’indice preliminare di fiducia dei consumatori dell’Università di Michigan che si attesta a 98,0, un dato superiore alle aspettative e al rapporto precedente. La stima preliminare sulle aspettative per l’inflazione dell’Università di Michigan si attesta a 2,3%, mentre il dato finale sulle giacenze di magazzino rimane invariato allo 0,4%.

PETROLIO GREGGIO

Nella giornata di venerdì il prezzo del petrolio greggio sale di oltre l’1%, rimanendo però all’interno di una gamma di oscillazione ristretta. Il movimento è stato favorito dal clima di ottimismo diffuso fra i compratori che sperano in un accordo fra i paesi produttori esterni all’Opec – che si riuniranno a Vienna nel fine settimana – tale da mettere a tacere i timori sulla possibilità di raggiungimento dell’accordo originale per dell’Opec volto a definire i livelli di produzione. A limitare il rialzo del prezzo del petrolio ha contribuito l’apprezzamento del dollaro USA.

Il petrolio si appresta a chiudere la settimana in rialzo, ma il 2% circa al di sotto dei recenti massimi. I trader si interrogano sulla effettiva dimensione dei tagli alla produzione proposti; a preoccupare non è tanto la possibilità che l’intesa salti, ma l’effettivo raggiungimento di un accordo che preveda un taglio sostanziale della produzione tale da incidere sull’eccesso di offerta.

Questo pomeriggio sono stati diffusi i dati dell’azienda di servizi petroliferi Baker Hughes sul conteggio delle piattaforme petrolifere operative negli Stati Uniti, che salgono di 21 unita raggiungendo quota 498, archiviando il sesto incremento settimanale consecutivo. Un anno fa il conteggio delle piattaforme era fermo a 524.

I future sul brent con scadenza febbraio si attestano a 54,18 $, in rialzo di 0,29 $, mentre i future sul West Texas Intermediate con scadenza a gennaio si attestano a 51,50 $, in rialzo di 0,66 $ (+1,3%).

FOREX

Il dollaro USA torno ancora una volta a salire, spinto in rialzo dal calo di euro e yen giapponese. L’euro è sotto pressione da due giorni, mentre gli investitori continuano a reagire all’annunciata estensione del programma di acquisto titoli della Banca Centrale Europea, che sarà in vigore più a lungo di quanto non avessero previsto i mercati. È stato invece ridotto il volume di acquisto mensile.

Sia lo yen che l’euro sono valute di finanziamento a causa dei tassi di interesse negativi in Giappone e nell’eurozona; quando sale la domanda di investimenti ad alto rischio, perciò, tendono a deprezzarsi.

TITOLI DEL TESORO USA

Il rialzo del dollaro è stato favorito dei tassi di rendimento dei titoli del Tesoro in salita, che hanno aumentato l’interesse nei confronti del dollaro come beni di investimento. Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni si attesta attorno a 2,4611%, mentre i titoli a trent’anni a 3,1558%. I dati superiore alle aspettative sulla fiducia dei consumatori hanno contribuito a favorire un rialzo dei rendimenti.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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