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Il mattino dopo il giorno prima: Fed, BNS e Banca d’Inghilterra

Da
Bob Mason
Pubblicato: Dec 15, 2016, 17:47 GMT+00:00

Nella giornata di mercoledì, la Fed ha diffuso una solido insieme di proiezioni, con il tasso sui Federal Fund aumentato dello 0,25% come era stato

Il mattino dopo il giorno prima: Fed, BNS e Banca d’Inghilterra

Nella giornata di mercoledì, la Fed ha diffuso una solido insieme di proiezioni, con il tasso sui Federal Fund aumentato dello 0,25% come era stato previsto dai mercati già da diverse settimane.

Le proiezioni sul Pil medio per il 2016 e il 2017 sono state riviste in positivo rispetto alle previsioni di settembre. La crescita nel 2017 è stata corretta al rialzo dal 2,0% al 2,1%. Il tasso di disoccupazione per il prossimo anno è stato, invece, corretto al ribasso dal 4,6% al 4,5%.

Le previsioni sull’inflazione media per quest’anno sono state riviste in rialzo dall’1,3% all’1,5%. Tutte le altre previsioni sono rimaste invariate. Le proiezioni del Fomc dai toni maggiormente da falco sono quelle sul tasso sul tasso dei Federal Fund, che alla fine del 2017 dovrebbe essere dell’1,4%., corretto al rialzo dall’1,1% di settembre. La proiezione più da falco si assesta al 2,15%.

Dopo la diffusione di proiezioni, dichiarazione e decisione sul tasso di interesse, la coppia EUR/USD ha ceduto lo 0,8% per scendere a 1,05643$ con il dollaro che, durante la conferenza stampa di Yellen, raggiungeva un massimo di 1,05032$. Nella mattinata di giovedì, il dollaro continua a muoversi in rialzo sull’euro, rompendo al di sotto di quota 1,05 per venire negoziato a quota 1,0496.

Negli Stati Uniti, i mercati hanno rotto in ribasso, con il Dow Jones che cede lo 0,6%. I mercati sono stati colti di sorpresa dal Fomc, risultato più falco del previsto.

Mentre ci si può aspettare che i mercati continuino a reagire alle decisioni del Fomc, nel pomeriggio, l’attenzione si concentrerà sul franco svizzero e sulla sterlina.

Non si deve ritenere che la Banca Nazionale Svizzera si muova per ora, sebbene la decisione della Bce di prorogare il programma di acquisto di titoli di titoli fino al dicembre del 2017 possa provocare ulteriori interventi da parte della Bns nei prossimi mesi al fine di continuare a ridurre l’appetito dei mercati per il franco come valuta rifugio. Tuttavia, la Bns è consapevole del fatto che deve mantenere ragioni di scambio favorevole con i suoi principali partner commerciali. Ci si può aspettare un lieve ribasso da parte del franco svizzero dopo la diffusione della decisione della Bns sulla politica monetaria e la relativa conferenza stampa.

L’attenzione per la Banca d’Inghilterra potrebbe non essere tanta quanta quella per la riunione del Fomc di mercoledì. Tuttavia, le previsioni della banca centrale britannica sulla politica monetaria potrebbero causare agitazione. A novembre, Carney ha annunciato che, nei prossimi mesi, i tassi potrebbero sia aumentare sia diminuire. Il Comitato per la Politica Monetaria deve, infatti, soppesare i pro e i contro del sostegno alla crescita economica e l’incremento dell’inflazione a seguito del deprezzamento della sterlina.

Secondo le aspettative, i tassi rimarranno invariati per questo mese. Tuttavia, riflettendo sulla resistenza dall’economia britannica, non dovrebbe sorprendere un segnale a favore di una possibile inversione delle misure di allentamento monetario attuate ad agosto. Il Comitato per la Politica Economica sta, infatti, cercando di ridurre l’inflazione, attualmente il maggiore fattore di rischio per l’economia del Regno Unito. Al contempo, i tempi del recesso di Londra dall’UE rimangono incerti, poiché l’Alta Corte e la Suprema Corte del Regno Unito devono ancora decidere del caso.

Nel Regno Unito, i prezzi al consumo sono saliti dell’1,2% su base annua. Rispetto allo 0,9% di ottobre, il tasso di inflazione è notevolmente aumentato.

Se queste valutazioni sono corrette, la sterlina, dopo il deprezzamento dell’1,23% della scorsa settimana, dovrebbe trovare ancora supporto. Le prospettive di un innalzamento dei tassi di interesse sostengono un rialzo del dollaro agli 1,27$.

Gli effetti delle decisioni del Fomc e della Banca d’Inghilterra influiranno sui mercati, con quelli asiatici ed europei che dovrebbero risentire delle mosse della Fed. Il Ftse100 dovrebbe trovarsi in difficoltà, non soltanto a causa dell’apprezzamento della sterlina, ma anche per le conseguenze del rialzo del dollaro sulle materie prime.

Nella giornata di mercoledì, l’indice Bloomberg delle materie prime ha perso lo 0,33%. Un declino destinato a proseguire se si considera che, al momento della redazione di questo articolo, la perdita è dello 0,34%. La causa principale dell’andamento negativo è nell’apprezzamento sperimentato dal dollaro nella prima metà della giornata. Al momento della redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagna lo 0,74%.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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