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Il dollaro torna a muoversi in rialzo

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Jan 3, 2017, 17:49 UTC

Il primo giorno di riapertura dei principali mercati è stato certamente caratterizzato da notevole attività. La valuta degli Stati Uniti pare, infatti,

Il dollaro torna a muoversi in rialzo

Il primo giorno di riapertura dei principali mercati è stato certamente caratterizzato da notevole attività. La valuta degli Stati Uniti pare, infatti, gradire il 2017, con l’indice del dollaro che, nella mattinata di martedì, ha guadagnato lo 0,94%. Al momento della redazione di questo articolo, il dollaro veniva negoziato a 1,0410$ contro l’euro e a 118,12¥ contro lo yen. All’apertura, i mercati europei hanno recuperato le perdite derivanti dalla sessione asiatica, nonostante si segnalino alcune eccezioni. L’AUD è riuscito a mantenere i guadagni iniziali, apprezzandosi dello 0,26% al momento della stesura di questo articolo. Il dollaro australiano è stato sostenuto dai dati sulla Cina, con l’indice Markit Caixin dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero balzato dal 50,90 di novembre al 51,90 in discreto contrasto con lo scorso anno, quando il settore subì una contrazione per tutta la prima metà dell’anno.

Il sentimento del mercato nei confronti della valuta degli Stati Uniti è stato positivo. Nell’ultima settimana dell’anno, l’indice del dollaro spot si è mosso in ribasso, con i mercati che valutavano la possibilità di un’ipervendita della divisa statunitense, la scarsa liquidità e un calendario economico privo di eventi. Tutti questi fattori potrebbero avere contribuito al deprezzamento del dollaro, il cui indice spot ha perso lo 0,78% nel corso della settimana.

All’apertura dei mercati europei, tale indice ha guadagnato lo 0,23% salendo a quota 102,88 grazie alla maggiore liquidità. L’indice si è ulteriormente mosso in rialzo a quota 103,31, mentre l’euro declina nonostante i dati positivi sul settore manifatturiero, pubblicati nella giornata di lunedì, e quelli sull’inflazione in Francia, diffusi nella mattinata di oggi e risultati migliori delle aspettative. Alla pubblicazione di questo articolo, l’euro scendeva dagli 1,040$, toccati alla diffusione dei dati, a 1,04555$.

Durante la settimana, ci si può aspettare qualche mossa da parte del dollaro. L’indice Ism dei direttorid egli acquisti del settore manifatturiero verrà diffuso nella serata di oggi e potrebbe spingere il dollaro in rialzo prima della pubblicazione dei verbali della riunione del Fomc di dicembre e del rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli, rispettivamente nelle giornate di mercoledì e venerdì.

Prima dell’inaugurazione dell’amministrazione Trump, che avverrà il 20 gennaio, si potrebbe assistere a del consolidamento. Tuttavia, la realtà è pur sempre che dati economici positivi sugli Stati Uniti incrementeranno le possibilità di una manovra restrittiva da parte della Fed prima del previsto, che potrebbe spingere il dollaro in ulteriore rialzo.

Durante questa settimana, sarà difficile ignorare i dati positivi dell’indice dei direttori degli acquisti del settore privato, uniti al continuo miglioramento del mercato del lavoro e dei salari, prima delle tanto attese misure di stimolo dell’amministrazione Trump. Tuttavia, la vera domanda è se la Fed attuerà la prima manovra restrittiva durante il primo trimestre.

Considerata la crescente pressione inflazionistica  e la prossimità del mercato dle lavoro alla piena occupazione, difficilmente la Fed si tratterrà dall’attuare una manovra restrittiva. Alcuni potrebbero sostenere che un primo intervento sia già considerato nei prezzi e che il dollaro tornerà a sperimentare uno slancio, mentre si discute della sua parità con l’euro e lo yen riprende la sua corsa verso i 120¥.

Grazie ai dati sulla disoccupazione e sull’inflazione in Germania, pubblicati nella mattinata di oggi, l’euro potrebbe trovare del supporto. Tuttavia, è probabile che i guadagni vengano limitati, considerato l’andamento del mercato del lavoro in Germania nel corso del 2016 e l’inflazione che continua a essere ben al di sotto dell’obiettivo della Bce. È, quindi, improbabile che i dati modifichino il sentimento nei confronti della politica monetaria dell’Eurotower prima della pubblicazione dei verbali della riunione della Bce, prevista per la giornata di giovedì.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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