Dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione e le vendite al dettaglio di gennaio nella giornata di mercoledì, il dollaro non è riuscito a tenere gli
Dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione e le vendite al dettaglio di gennaio nella giornata di mercoledì, il dollaro non è riuscito a tenere gli 1,052$ sull’euro. Verso la chiusura della sessione degli Stati Uniti, l’interesse per il dollaro è svanito e la valuta ha continuato a muoversi in ribasso sui mercati asiatici e su quelli europei. Alla redazione di questo articolo, il dollaro perdeva lo 0,32% contro l’euro, che pare diretto verso la seconda giornata di rialzo.
Considerati i dati sugli Stati Uniti diffusi nella giornata di mercoledì, il deprezzamento del dollaro lascia perplessi. Le vendite al dettaglio sono, infatti, aumentate, così come l’inflazione, rafforzando la possibilità che la Fed attui una manovra restrittiva a marzo.
Il dollaro avrebbe dovuto essere spinto in rialzo anche dalle dichiarazioni dei membri del Fomc. Sia Rosengren sia Harker hanno, infatti, affermato che, nel corso dell’anno, vi saranno almeno tre manovre restrittive. In particolare, Rosengren ha dichiarato che sarebbero necessari anche più innalzamenti dei tassi.
Mentre la relazione tenuta da Yellen al Senato nella giornata di martedì ha sostenuto il dollaro, la sua audizione alla Camera dei Rappresentati, svolta durante la sessione di mercoledì, ha finito col pesare sulla valuta degli Stati Uniti.
Le dichiarazioni rese da Yellen sull’andamento dell’economia degli Stati Uniuti durante l’audizione nella giornata di mercoledì hanno deluso i mercati. Gli investitori hanno interpretato la relazione della presidente della Fed come un segnale della volontà della banca centrale di non aumentare i tassi a marzo. Tuttavia, nella giornata di mercoledì, i future sui Fed Fund davano la probabilità di una manovra restrittiva a marzo al 46%, in aumento rispetto al 34% della sessione di martedì.
Dopo la sorpresa generata da Yellen, la giornata di oggi è ricca di eventi. Grazie alla pubblicazione dei verbali della Bce, i mercati potranno conoscere le effettive previsioni dell’Eurotower sulla politica monetaria. Durante l’ultima conferenza stampa, Draghi ha impiegato toni particolarmente da colomba. Affinché l’euro continui a muoversi in rialzo prima della pubblicazione dei dati sugli Stati Uniti, i verbali della Bce dovranno mostrare il medesimo tono utilizzato dal presidente Draghi.
Tra i dati sugli Stati Uniti che verranno pubblicati nel pomeriggio di oggi, vi sono le licenze edilizie e i nuovi cantieri per abitazioni di gennaio, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia. Letture positive potrebbero sostenere il dollaro, ma la domanda rimane: perché la valuta degli Stati Uniti si è mossa in ribasso?
Dopo quello dato nella scorsa settimana su un’imminente riforma tributaria, potrebbe essere troppo presto perché un nuovo annuncio di Trump rilasci nuove dichiarazioni in grado di spingere il dollaro in rialzo. Soltanto Trump può provocare la ripresa della valuta degli Stati Uniti con nuove esternazioni. Tuttavia, è risaputo: l’apprezzamento del dollaro non è esattamente tra gli obiettivi dell’amministrazione.
Alla redazione di questo rapporto, l’indice del dollaro spot perde lo 0,4% per toccare quota 100,78. Durante le sessioni europea e degli Stati Uniti, la valuta dovrebbe sperimentare un lieve recupero. L’ipervendita che ha colpito il dollaro dopo l’audizione di Yellen certamente non deriva dai toni impiegati dalla presidente della Fed.
I dati sugli Stati Uniti potrebbero sostenere il dollaro. I mercati hanno, infatti, trascurato i toni da falco utilizzati dai membri del Fomc nelle loro recenti dichiarazioni. Tuttavia, è improbabile che i dati abbiano un impatto determinante sulle probabilità di una manovra restrittiva a marzo, a meno che le prime richieste di sussidio di disoccupazione siano più di 300000, esito veramente difficile.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.