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Il deprezzamento del dollaro e i bassi prezzi spingono l’oro in rialzo

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 7, 2016, 21:26 GMT+00:00

Nella giornata di mercoledì, i contratti future sull'oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex si sono mossi in rialzo dal minimo degli ultimi 10

Il deprezzamento del dollaro e i bassi prezzi spingono l’oro in rialzo

Nella giornata di mercoledì, i contratti future sull’oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex si sono mossi in rialzo dal minimo degli ultimi 10 mesi toccato all’inizio della settimana. L’incremento del prezzo è stato provocato dal deprezzamento del dollaro, derivante dalla liquidazione delle posizioni in attesa della riunione della Bce, che si terrà nella giornata di giovedì. I prezzi di ipervendita hanno contribuito a generare degli acquisti aggressivi in controtendenza. Tuttavia, i guadagni sono stati probabilmente limitati dal rialzo delle borse negli Stati Uniti.

Valute

Nella giornata di mercoledì, la coppia EUR/USD si è mossa in rialzo, spinta dagli investitori che hanno ridotto le posizioni in vista della riunione della Bce. L’euro è stato al centro dell’attenzione per tutta la settimana, a partire dal referendum costituzionale svoltosi in Italia nella giornata di lunedì. La vittoria del No ha determinato le dimissioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

La coppia EUR/USD ha aperto la settimana in ribasso a causa dellapubblicazione dei risultati del referendum, ma è poi riuscita a risalire dal minimo degli ultimi venti mesi quando i trader hanno spostato l’attenzione sulla riunione della Bce. Secondo i trader, Francoforte dovrebbe varare nuovo misure di stimolo con alcune informazioni sulla tempistica della riduzione dell’acquisto di titoli di Stato nel quadro del programma di allentamento quantitativo.

Alcuni investitori scommettono che la Bce annuncerà una proroga del programma di allentamento quantitativo oltre il 2017. Qualora l’Eurotower indicasse un limite di tempo all’estensione dell’allentamento quantitativo, l’euro potrebbe apprezzarsi.

Nelle prime ore della giornata di mercoledì, la coppia USD/JPY si è mossa in rialzo quando il vicegovernatore della Banca del Giappone, Kikuo Iwata, ha dichiarato che la banca centrale nipponica non ha distolto l’attenzione dal ritmo dell’emissione di moneta.

La coppia GBP/USD ha subito la pressione dei dati che hanno mostrato come la produzione industriale della Gran Bretagna abbia sofferto la più grave contrazione mensile in più di quattro anni. La produzione industriale è, infatti, diminuita dell’1,3%. Le previsioni davano un incremento dello 0,2% e l’ultimo dato era al -0,4%.

La coppia AUD/USD si è mossa in ribasso quando sono stati pubblicati i dati sul Pil che, nell’ultimo trimestre, ha registrato una contrazione dello 0,5%, segnando il declino più ampio in otto anni. Successivamente, il mercato si è ripreso dalle vendite e attualmente si muove in rialzo.

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Nella giornata di mercoledì, il Wti con scadenza a gennaio è sceso al di sotto della soglia psicologica dei 50$ al barile quando il rapporto settimanale dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia ha rivelato un netto incremento dell’attività delle raffinerie. Sono, inoltre, aumentate le scorte di benzina e di distillati.

Durante la settimana conclusasi il 2 dicembre, le scorte di greggio sono diminuite di 2,4 milioni di barili a un totale di 485,8 milioni di barili. I trader attendevano un calo di 1 milione di barili.

Il prezzo del greggio è diminuito, nonostante la riduzione delle scorte superiore alla aspettative, a causa dei timori circa l’effettiva capacità della riduzione della produzione decisa dall’Opec e dalla Russia di contrastare l’eccesso di offerta.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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