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I Prezzi dei Prodotti Energetici Misti e Confusi di Fronte al Declino del Dollaro USA

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 3, 2013, 19:43 UTC

Stamattina i forti titoli di stampa inerenti al mercato del greggio mostrano l'aumento del PMI cinese e le proteste attualmente in corso presso i porti

I Prezzi dei Prodotti Energetici Misti e Confusi di Fronte al Declino del Dollaro USA

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Stamattina i forti titoli di stampa inerenti al mercato del greggio mostrano l’aumento del PMI cinese e le proteste attualmente in corso presso i porti della Libia. Il combustibile guadagna 50 punti forte di un dollaro debole che, nel primo giorno di trading di dicembre, rende le materie prime molto attraenti agli occhi degli investitori esteri. Il greggio WTI rimane all’interno del suo recente range di trading a 93.22$ mentre il Brent guadagna sorprendentemente 2 centesimi ed è negoziato a 110.11$. I militari libici hanno dichiarato di voler formare una milizia volta a contrastare le proteste in corso presso i giacimenti petroliferi e i porti del Paese al fine di consentire nuovamente il traffico delle esportazioni di greggio, inoltre, l’OPEC ha dichiarato che la Libia ha rischiato di scivolare nell’illegalità. Nonostante l’intervento delle guardie di sicurezza, dei funzionari pubblici, dei miliziani e di altri gruppi di persone reclutate per porre fine ai sit-in e agli scioperi in atto, il primo ministro Ali Zedian non è ancora riuscito a risolvere tale problema. Gli analisti stimano che i mesi di arresto dei porti e dei giacimenti petroliferi abbiano causato una perdita pari a 6 miliardi di dollari, tuttavia l’esercito non ha reso pubblico il provvedimento che ha intenzione di intraprendere qualora non venisse ascoltato.  In un comunicato pubblicato sul sito web del ministero della difesa nella tarda giornata di sabato, il capo di stato maggiore dell’esercito ha detto: ” Ponete fine ai vostri scioperi infondati permettendo così al greggio di oltrepassare i confini aiutando la ripresa economica del Paese e offrendoci la possibilità di costruire uno stato economicamente forte” aggiungendo: “Il nostro Paese è minacciato da disintegrazione e illegalità”.  L’esercito ha inoltre ripetuto gli avvertimenti promossi da Zeidan riguardo alle milizie che entro il 15 dicembre non si uniranno alle regolari forze armate, ribadendo l’intenzione di rimuoverle dal libro paga del governo.

Questa mattina, il greggio WTI si muove al rialzo nella sessione asiatica poiché i trader hanno approfittato dei forti numeri inerenti alla produzione manifatturiera in Cina, secondo gli analisti il maggior consumatore di energia. Un paio di indagini hanno mostrato come la crescita della produzione cinese si sia stabilizzata nel mese di novembre supportata da una rigida domanda, segno di una forte capacità di ripresa della seconda economia mondiale, fattore che sicuramente favorisce le riforme strutturale preventivamene programmate. Detto questo, nel mese di novembre l’HSBC/Indice della produzione manifatturiera (PMI) si attesta a 50.08, leggermente al di sotto dei 50.09 di ottobre,  ma notevolmente al di sopra dei 50.04 previsti da una lettura preliminare. Il risultato sembra incoraggiante poiché il PMI di novembre si avvicina al massimo degli ultimi 18 mesi pari a 51.4 anticipando le aspettative di mercato.

Ne mese di novembre, la produzione di greggio dell’OPEC si muove al ribasso restando al di sotto dei 30 milioni di barili giornalieri per il secondo mese consecutivo, ciononostante l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio sembra essere intenzionata  mantenere invariata la quota di produzione di greggio, almeno stando a quanto ci aspettiamo dalla riunione del 4 dicembre. I prezzi del combustibile sembrano destinati a scendere a causa dell’elevato numero di scorte statunitense, dell’aumento delle forniture provenienti dall’Iran e del boom del gas di scisto statunitense, fattori che esercitano una forte pressione sui prezzi del petrolio e della benzina spingendoli al ribasso. La benzina è scambiata a 2.6749$ mentre il combustibile guadagna 142 pips supportato da continuo un calo delle temperature negli Stati Uniti che ne incrementa la domanda per l’uso domestico. Un dollaro debole contribuisce a rendere i prodotti energetici un mercato particolarmente attraente per gli acquirenti esteri. Il combustibile destinato all’uso domestico è scambiato a 3.0463$, mentre il gas naturale si distanzia dal combustibile guadagnando 48 punti dopo che venerdì  i prezzi hanno raggiunto i massimi. Questa mattina, dopo che il gas naturale è passato dai 3.95$ ai 3.909$,  i trader hanno iniziato a vendere il combustibile tentando di trarne maggiori profitti.

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