Stamattina i forti titoli di stampa inerenti al mercato del greggio mostrano l'aumento del PMI cinese e le proteste attualmente in corso presso i porti
Questa mattina, il greggio WTI si muove al rialzo nella sessione asiatica poiché i trader hanno approfittato dei forti numeri inerenti alla produzione manifatturiera in Cina, secondo gli analisti il maggior consumatore di energia. Un paio di indagini hanno mostrato come la crescita della produzione cinese si sia stabilizzata nel mese di novembre supportata da una rigida domanda, segno di una forte capacità di ripresa della seconda economia mondiale, fattore che sicuramente favorisce le riforme strutturale preventivamene programmate. Detto questo, nel mese di novembre l’HSBC/Indice della produzione manifatturiera (PMI) si attesta a 50.08, leggermente al di sotto dei 50.09 di ottobre, ma notevolmente al di sopra dei 50.04 previsti da una lettura preliminare. Il risultato sembra incoraggiante poiché il PMI di novembre si avvicina al massimo degli ultimi 18 mesi pari a 51.4 anticipando le aspettative di mercato.
Ne mese di novembre, la produzione di greggio dell’OPEC si muove al ribasso restando al di sotto dei 30 milioni di barili giornalieri per il secondo mese consecutivo, ciononostante l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio sembra essere intenzionata mantenere invariata la quota di produzione di greggio, almeno stando a quanto ci aspettiamo dalla riunione del 4 dicembre. I prezzi del combustibile sembrano destinati a scendere a causa dell’elevato numero di scorte statunitense, dell’aumento delle forniture provenienti dall’Iran e del boom del gas di scisto statunitense, fattori che esercitano una forte pressione sui prezzi del petrolio e della benzina spingendoli al ribasso. La benzina è scambiata a 2.6749$ mentre il combustibile guadagna 142 pips supportato da continuo un calo delle temperature negli Stati Uniti che ne incrementa la domanda per l’uso domestico. Un dollaro debole contribuisce a rendere i prodotti energetici un mercato particolarmente attraente per gli acquirenti esteri. Il combustibile destinato all’uso domestico è scambiato a 3.0463$, mentre il gas naturale si distanzia dal combustibile guadagnando 48 punti dopo che venerdì i prezzi hanno raggiunto i massimi. Questa mattina, dopo che il gas naturale è passato dai 3.95$ ai 3.909$, i trader hanno iniziato a vendere il combustibile tentando di trarne maggiori profitti.