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Green bond o obbligazioni tradizionali? La finanza green esplode

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 13, 2021, 07:10 UTC

Green bond o obbligazioni tradizionali, quali dovrebbe scegliere l'investitore? La finanza green esplode ed è solo agli inizi.

green bond

Le resistenze intorno alla finanza green permangono, tuttavia il mercato è in una fase estremamente espansiva e un investitore sempre a caccia di nuove opportunità di allargare il portafoglio finanziario o di allocare fondi su asset che siano allo stesso tempo remunerativi e di rischio contenuto, non può che tenerne conto.

I green bond sono un veicolo di investimento nato come nicchia nel 2007, ma negli ultimi anni l’offerta si è ampliata a dismisura spinta anche dalle scelte di molti grandi fondi di investimento di prediligere la finanza ecosostenibile, dai Paesi sempre più attenti alle tematiche ambientali.

I primi 7 mesi del 2021 hanno fatto registrare un risultato eccezionale con 310 miliardi di dollari di raccolta nel mercato delle obbligazioni verdi. Un risultato che ha già superato l’offerta emessa nell’intero 2020, che Raiffeisen Capital Management contattati dal Financialounge fa notare è stato già l’anno del record di emissione.

Ma la transizione ecologia ed energetica hanno bisogno di investimenti e il recente report emesso dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) lo testimonia. Gli investimenti nelle rinnovabili dominano con il 70% degli investimenti globali fatti nel settore dell’energia nel 2021, si apprende dal report.

In America Latina, invece, sono in fase di sviluppo 25 progetti di gasdotti dedicati all’idrogeno. Giovedì 12 agosto l’IEA ha presentato lo sviluppo dell’idrogeno nella regione attraverso un evento online.

Green bond ed emissioni sovrane

Se questa è la direzione allora è plausibile attendersi da parte degli Stati la collocazione di green bond governativi.

Molti paesi hanno modificato le proprie leggi in materia per prevedere il veicolo di investimento e per disciplinarne le caratteristiche.

Una esigenza normativa spronata dalla necessità di aderire ai patti internazionali sulla riduzione delle emissioni.

Nella seconda metà del 2021, quindi, dobbiamo attenderci una maggiore emissione di obbligazioni verdi sovrane per coprire le varie esigenze di emissioni zero dei paesi emittenti.

Anche l’Unione Europea si muove verso questa direzione e probabilmente il prossimo anno emetterà il suo primo green bond europeo per coprire quella parte del Next Generation EU e altri programmi, che riguardano l’impegno UE nella riduzione delle emissioni.

Leggi anche: Investimenti green, cosa sono e quali le migliori opportunità.

Obbligazioni verdi corporate

Le obbligazioni verdi corporate restano tuttavia le più diffuse e lo saranno anche in futuro. Inoltre sono quelle che, al netto del rischio, offriranno anche i maggiori rendimenti sulle cedole e a scadenza.

Le imprese hanno bisogno di raccogliere capitali per migrare il piano industriale verso i criteri ESG, hanno bisogno di fondi per finanziare progetti di crescita nell’ambito della green economy.

Anche le società finanziarie e le banche si muoveranno sempre più emettendo green bond, come da alcuni anni sta facendo ad esempio Intesa Sanpaolo con i sustainability bond. Un tipo di obbligazione utile a finanziare progetti sostenibili di società selezionate dalla banca italiana stessa.

 

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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