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FTSE MIB: Che disastro! In tre mesi bruciati 80 miliardi

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Aug 29, 2018, 10:06 UTC

Ormai nel mirino i minimi di quest'anno raggiunti il 17 Agosto; il momento è cruciale e può delineare il futuro prossimo dell'indice italiano.

piazza affari

Dalla recente instabilità in Turchia alla passata crisi di governo, dalle incertezze sulle misure economiche al possibile sforamento del debito pubblico, questi i temi che in poco più di tre mesi hanno portato l’indice italico a bruciare i guadagni accumulati nei primi mesi dell’anno e ad aggiornare il 17 Agosto nuovi minimi del 2018.

Nel vecchio continente nessun listino di quelli principali sta facendo peggio, nonostante l’azionario mondiale sia in costante espansione. Al 7 maggio 2018 il FTSE MIB poteva vantare un rialzo di quasi il 13% da inizio anno, in netto vantaggio rispetto agli altri listini europei, fermi a un +4,6 per cento. Questo primato tuttavia si è volatilizzato nel giro di pochi mesi. Oggi il saldo 2018 del paniere dell’indice italiano risulta negativo per il 5,64%, a fronte di un -0,96% dell’indice continentale Stoxx Europe 600. Nella grafica sottostante fornita da ilsole24ore è possibile comparare il nostro indice al listino europeo e vien da se il momento difficile che stanno affrontando le aziende quotate in borsa, prima su tutte Atlantia, titolare di Autostrade per l’Italia spa, sulla quale pesa il crollo del ponte Morandi di Genova e la possibile ritorsione del governo pentastellato, pronto a revocare le intere concessioni su tutti i tratti autostradali italiani. Atlantia perde da inizio anno il 30% circa.

Male anche i bancari che zavorrano il listino, mentre dopo la morte prematura dell’AD Sergio Marchionne, FCA cerca la ripresa: il titolo ha dato ieri un segnale positivo rompendo la trend line ribassista di medio periodo. Tale movimento però necessita di una conferma oggi con una chiusura al di sopra dei 15 euro. In particolare però è 15,84 euro il livello più importante che se superato dovrebbe permettere a FCA un ritorno graduale verso i massimi.

Lo spread tra Btp italiani e Bund è anch’esso salito a dismisura in questi tre mesi. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si muove in avvio di seduta a 281 punti base, fermo dal closing di ieri con il rendimento del BTp decennale indicato al 3,19%, invariato dal riferimento della chiusura di ieri.

Alle 12:00 ora italiana il FTSEMIB perde lo 0,3% mentre l’euro-dollaro sceso ieri sotto quota 1,17 scambia ora a 1,167 in ribasso dello 0,2%. Molti analisti ritengono ora importante il supporto nell’area 19 mila – 20 mila punti; se l’indice dovesse rimbalzare da quell’area ci si attende una reazione violenta fatta da acquisti in tutti i comparti.

Intervistato ieri dalla CNBC il capo economista della società di gestione patrimoniale di Edmond de Rothschild ha affermato che l’Europa è destinata a diventare un grande perdente nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Mathilde Lemoine ha inoltre aggiunto che non prevede crisi incombenti per l’Italia carica di debiti.

L’Italia ha registrato un debito governativo equivalente a oltre il 130% del prodotto interno lordo del paese nel 2017, ma è stato in grado di mantenere i rimborsi grazie all’effetto di riduzione degli interessi del programma di acquisto di attività della Banca centrale europea. Ma il programma si concluderà a dicembre e l’instabilità politica in Italia, insieme al tremendo impegno del Paese verso l’Unione europea, hanno visto i costi del debito italiano salire a livelli non visti dal 2014.

Tuttavia, Leomine ha detto che si aspettava che la banca centrale europea continui a sostenere Roma.  “Non mi aspetto una crisi del debito sovrano perché la BCE continuerà a gestire il mercato obbligazionario ed eviterà un forte aumento del tasso di interesse sovrano”, ha affermato. L’economista ha aggiunto che la mancanza di riforme strutturali per paesi come l’Italia e la Francia sta continuando ad alimentare la debolezza in tutta la zona euro.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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