EssilorLuxottica ora è realtà

Dopo abboccamenti e smentite, arriva la conferma dai diretti interessati: Luxottica e Essilor daranno vita a un colosso mondiale nel settore ottica del valore di 50 miliardi di euro.

La nuova public company potrà vantare la leadership mondiale delle montature Luxottica e la medesima posizione riguardo alle lenti, dove la società transalpina non teme confronti.

L’entusiasmo non manca da parte dei diretti interessati.

Così, Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica: “Con questa operazione si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile. Il matrimonio tra due aziende leader nei rispettivi settori porterà grandi vantaggi per il mercato, per i dipendenti e principalmente per tutti i nostri consumatori. Finalmente, dopo cinquanta anni di attesa, due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto”.

Gli fa eco Hubert Sagnières, dg e ceo di Essilor, che illustra motivazioni e ambizioni della fusione: “Il nostro progetto si basa su una motivazione semplice: rispondere meglio ai bisogni di un’immensa popolazione mondiale relativi alla correzione e alla protezione della vista, unendo due grandi società, una dedicata alle lenti e l’altra alle. Con straordinario successo, Luxottica ha creato marchi prestigiosi, supportati da una catena di approvvigionamento e da una rete distributiva all’avanguardia nel settore. Essilor porta 168 anni di innovazione ed eccellenza industriale nella progettazione, fabbricazione e distribuzione di lenti oftalmiche e da sole. Unendo oggi le loro forze, questi due player internazionali possono adesso accelerare la loro espansione globale, a beneficio di clienti, dipendenti e azionisti, e dell’intero settore”.

Le cifre dell’operazione sono davvero elevate, se si pensa che i ricavi aggregati del 2015 sono stati stimati in più di 15 miliardi di euro, con vendite in oltre 150 Paesi e con una struttura di dipendenti che raggiunge le 140 mila unità.

Del Vecchio sarà il maggiore azionista attraverso la sua Delfin, con una quota di oltre il 30% (dal 31% al 38%) e vanterà la carica di presidente esecutivo della società.
Sagnières avrà la carica di vice presidente esecutivo e vice amministratore delegato.

Quel che cambia per il Bel Paese è che EssilorLuxottica sarà quotato a Parigi, abbandonando Piazza Affari.

Il futuro degli occhiali sembra roseo, anche se fa riflettere l’ennesima partnership italo francese che dimostra come le imprese italiane, anche quelle più virtuose, passino spesso ad un management d’oltralpe.