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Erdogan pronto a boicottare i prodotti elettronici americani

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Aug 14, 2018, 11:23 UTC

Il presidente della Turchia Recep Erdogan sta spingendo i propri concittadini a vendere dollari americani e sta tentando di boicottare i prodotti elettronici provenienti da oltre-oceano

Trump Erdogan

Il presidente turco Recep Erdogan ha detto in una conferenza quest’oggi che la Turchia boicotterà i beni elettronici degli Stati Uniti, tra cui il dispositivo di punta di iPhone di Apple. Nel suo discorso Erdogan ha mantenuto una posizione determinata ed ha affermato che sta prendendo le misure necessarie per arrestare il recente declino delle attività turche.

Parlando ad un simposio ad Ankara, Erdogan ha detto che le imprese turche devono continuare a produrre ed esportare i beni del paese. Ha aggiunto che l’elettronica americana avrebbe ricevuto sanzioni in risposta all’aumento dei dazi proposto da Trump. “Per ogni iPhone, c’è un Samsung dall’altra parte ed inoltre abbiamo i nostri marchi telefonici”, ha detto.

“Produrremo abbastanza per il nostro fabbisogno interno, dobbiamo servire beni di qualità migliore di quelli che importiamo da loro”, ha aggiunto Erdogan in un comunicato fornito alla CNBC.

I prezzi per l’iPhone X partono da 7.499 lire turche, che al cambio attuale è di circa $ 1,143. Erdogan ha anche nominato i telefoni Vestel Venus come un’alternativa fatta in casa per acquistare prodotti turchi, spingendo al rialzo le azioni di questa società quasi del 5%.

L’azionario turco è rimbalzato Martedì dopo che la lira in difficoltà si è ritirata dai minimi storici, scatenando un adunata di aiuti a livello europeo. La moneta ha perso alcuni dei suoi guadagni mentre Erdogan ha parlato, scambiando a circa 6,5160 per ogni dollaro.

Erdogan ha nuovamente invitato i turchi a cambiare i dollari USA in lire per “mantenere la dignità” della valuta. Il presidente ha suggerito che i turchi sarebbero contro la forza e l’inflazione del dollaro nello stesso modo in cui un tentativo di colpo di stato della sua presidenza è stato sconfitto nel 2016.

Mentre la guerra verbale tra Stati Uniti e Turchia si intensifica, molte ore dopo che John Bolton ha avvertito l’ambasciatore della Turchia che gli Stati Uniti non hanno altro da negoziare fino alla liberazione del pastore americano tenuto prigioniero, Erdogan ha aggiunto:

“Esiste un attacco economico contro la Turchia. In precedenza queste cose venivano fatte in segreto, e ora sono visibili a tutti. Possiamo reagire in due modi: economicamente e politicamente”, ha detto Erdogan nel suo ultimo discorso provocatorio ad Ankara oggi , avvertendo che coloro che intraprendono una “guerra economica” contro la Turchia pagheranno un prezzo e aggiungendo che la nazione turca “non andrà giù , rimarrà salda in piedi”.

La dichiarazione di Erdogan indica che per la prima volta da quando è iniziata la crisi diplomatica con gli Stati Uniti, egli sta giocando “la sua carta economica contro Trump”. Con oltre 82 milioni di persone ed una crescita demografica che supera praticamente tutti i paesi europei, la Turchia è un grande mercato e non potrà far altro che diventerà più grande, osserva Onur Ant di BBG. Quindi il suo spunto sugli iPhone ha una coerenza in termini di economia domestica, proprio come Erdogan ha detto:

“C’è un prezzo che paghiamo per il periodo in cui ci troviamo. Ma ci sarà un prezzo che pagheranno quelli che stanno conducendo una guerra economica contro la Turchia.”

Naturalmente, con la lira in picchiata, il boicottaggio potrebbe essere un punto controverso: la diminuzione del potere d’acquisto dei cittadini Turchi, avrebbe comunque spinto molti di loro ad acquistare beni locali piuttosto che prodotti di importazione che al cambio raggiungono un costo esorbitante. Secondo Bloomberg, un iPhone X in Turchia inizia a circa 7.500 lire. Ciò equivale a circa 5 volte il salario minimo e sarà probabilmente aggiustato ulteriormente verso l’alto per tenere conto del tasso di cambio.

Come aggiunge Bloomberg, se il boicottaggio di Erdogan sui beni degli Stati Uniti non indica una rapida riparazione nei legami tra Stati Uniti e Turchia, la Turchia dovrebbe sostenere ulteriori sanzioni: “Gli Stati Uniti hanno una lista di individui e aziende da prendere di mira se la Turchia non rilascerà il pastore Andrew Brunson da prigione.”

Erdogan ha anche ribadito il suo appello ai turchi per convertire immediatamente i loro dollari in lire, aggiungendo che “ci arrenderemo se convertiremo le lire in FX”. Sta ripetendo lo stesso appello da dicembre 2016; da allora la lira ha perso circa il 46%.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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