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Dati Istat, consumatori più fiduciosi delle imprese. Calano prezzi produzione Industria

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jan 29, 2020, 10:59 UTC

Dati Istat, i consumatori sono più fiduciosi delle imprese, mentre calano i prezzi alla produzione dell'Industria e migliorano quelli alle costruzioni.

Dati Istat, consumatori più fiduciosi delle imprese. Calano prezzi produzione Industria

Appena pubblicati i dati Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, ed anche i dati sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni.

Per quanto riguarda la fiducia, il clima per i consumatori è migliorato con un indice che sale da 110,8 a 111,8, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese è in calo da 100,7 a 99,2 indicando che le imprese sono più pessimiste.

Per quanto riguarda i prezzi alla produzione nel mese di dicembre, le stime dell’Istat indicano “una variazione congiunturale nulla dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria e una diminuzione tendenziale del 2,1%”.

Ma procediamo con ordine e vediamo più nel dettaglio i dati Istat su fiducia e prezzi alla produzione, a partire dai primi.

Fiducia dei consumatori e delle imprese

Il clima economico mostra un incremento della fiducia che passa da 120,9 a 123,8, con il clima personale che arriva a 108,4 (era 106,8). Aumenta anche il clima corrente che passa da 108,8 a 110,7, in crescita anche il clima di fiducia sul futuro che passa da 112,3 a 114,7.

Nell’industria si verifica un lieve miglioramento del clima di fiducia, che passa da 99,3 a 99,9 nel settore manifatturiero, e cresce anche nel settore delle costruzioni da 140,1 a 142,7. Male la fiducia nei servizi, dove diminuisce da 102,2 a 99,5 e male anche nel commercio al dettaglio, dove l’indice della fiducia scende a 106,6 (era 110,6).

Giudizi sugli ordini

I giudizi sugli ordini e sulle aspettative migliorano nell’industria manifatturiera, mentre le “scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo”. Nel settore delle costruzioni a migliorare la situazione è l’attesa sull’occupazione che viene giudicata in miglioramento.

Non bene gli ordini nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio, dove “il calo dell’indice riflette una dinamica negativa di tutte le componenti. In quest’ultimo comparto, si assiste ad un diffuso peggioramento dei giudizi sulle vendite in entrambi i circuiti distributivi analizzati (grande distribuzione e distribuzione tradizionale)”.

Prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni

Per quanto riguarda i prezzi alla produzione dell’industria, non sono variati rispetto al mese di novembre 2019, ma diminuiscono del -3,1% rispetto a dicembre 2018.

Sul mercato estero i prezzi alla produzione dell’industria restano stabili su base mensile (0,0%), mentre su base annua aumentano del +0,4%.

In generale nel quarto trimestre del 2019 è prevista una flessione congiunturale dei prezzi alla produzione industriale del -0,2% rispetto al trimestre precedente.

I settori dove i prezzi crescono

Gli incrementi tendenziali più elevati si hanno sul mercato interno e per i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (+4%), prodotti farmaceutici (+1,9%) e industrie alimentari (+1,4%).

Le costruzioni

Per quanto riguarda le costruzioni, i dati Istat indicano che a dicembre 2019 i prezzi alla produzione per “Edifici residenziali e non residenziali aumentino dello 0,1% su base sia mensile sia annuale. I prezzi di ‘Strade e Ferrovie’ non variano in termini congiunturali e diminuiscono dello 0,1% in termini tendenziali”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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