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Dati economici dagli Stati Uniti: inflazione in arrivo

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Jan 16, 2017, 14:25 UTC

Venerdì gli investitori statunitensi hanno avuto l'opportunità di reagire a tre importanti rapporti economici: quelli su vendite al dettaglio, prezzi alla

Dati economici dagli Stati Uniti: inflazione in arrivo

Venerdì gli investitori statunitensi hanno avuto l’opportunità di reagire a tre importanti rapporti economici: quelli su vendite al dettaglio, prezzi alla produzione e fiducia dei consumatori. L’azione di prezzo, tuttavia, suggerisce che gli investitori potrebbero metterli in secondo piano, per concentrarsi invece sull’imminente inaugurazione della Presidenza Donald Trump e la successiva divulgazione dei suoi piani per la ricostruzione dell’America.

Il Dipartimento del Commercio segnala un incremento delle vendite al dettaglio nel mese di dicembre dello 0,6 per cento, un dato leggermente superiore alla stima di un +0,5% e ben al di sopra del dato precedente, rivisto allo 0,2%. Le vendite al dettaglio ‘core’ sono salite solo dello 0,2%, sotto la previsione di un +0,5% e al di sotto del +0,3% di novembre.

L’aumento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti è stato favorito da una forte domanda di auto e mobili. I trader sostengono che l’aumento della domanda potrebbe essere stato alimentato dal clima di fiducia fra i consumatori in seguito alle elezioni.

Salgono anche i prezzi alla produzione, o prezzi all’ingrosso, ad indicare che l’inflazione sta cominciando a risalire. Si tratta del secondo mese consecutivo su terreno positivo, e del più forte incremento anno su anno in poco più di due anni; i consumatori stanno cominciando ad anticipare l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione.

Secondo il Dipartimento del Lavoro, l’indice dei prezzi alla produzione nel mese di dicembre è aumentato dello 0,3 per cento, leggermente al di sotto del + 0,4 per cento nel mese di novembre. Anno su anno, il PPI è a +1,6 per cento, il più forte incremento dal settembre 2014.

L’aumento dell’IPP si è riflesso nel sondaggio fra i consumatori dell’Università del Michigan, che all’inizio di gennaio segnala un aumento al 2,5 per cento delle aspettative di inflazione a cinque anni, da un minimo record del 2,3 per cento nel mese di dicembre.

L’Indice di Fiducia dei Consumatori dell’Università del Michigan a deluso le aspettative con un 98,1, mentre crescono dello 0,7% le giacenze di magazzino delle imprese, ben al di sopra dello 0,3% previsto (e del dato del mese scorso rivisto a -0.1%).

Mercati azionari USA

I trader hanno avuto una reazione per lo più contrastante ai dati economici. La loro attenzione venerdì era sui forti guadagni trimestrali da parte delle banche degli Stati Uniti. Nonostante i bassi guadagni dell’indice S & P 500 e del Nasdaq Composite, lo slancio nel breve termine continua a mostrare segni di indebolimento. Ciò si è riflesso nel più calo del Dow Jones Industrial Average.

Titoli del Tesoro degli Stati Uniti

I dati economici forti hanno contribuito a spingere in ribasso i Titoli del Tesoro degli Stati Uniti, con il rendimento del benchmark a 10 anni su a 2.393 per cento. Il rendimento dei titoli a due anni sale leggermente all’1,1197 per cento.
L’aumento dei rendimenti del Tesoro sono alla base del rafforzamento del Dollaro USA contro un paniere di valute, mentre i prezzi dell’oro scendono dai massimi in sette settimane.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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