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Crolla tutto! Le materie prime trascinano giù l’azionario

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Aug 15, 2018, 16:06 UTC

Il petrolio e le materie prime in generale realizzano grosse perdite quest'oggi a causa della forza del dollaro, trascinando con se l'azionario mondiale, già scosso dalla geopolitica

Crolla tutto! Le materie prime trascinano giù l’azionario

Alle 18:00 ora italiana di questo stravagante Mercoledì 15 Agosto, con i desk italiani chiusi per festività, si fa fatica a trovare qualcosa che si salvi dall’ondata di vendite che è piombata sui mercati azionari e sulle commodities. Una serie di dati USA positivi hanno mostrato una economia americana più che in salute, con i consumatori americani che hanno aumentato la spesa. Le vendite al dettaglio per il mese di Luglio sono aumentate più di quanto ci si aspettava e ciò ha portato ad un rafforzamento del dollaro americano contro le principali valute mondiali; il dollar index è ora a 96,7 punti base dopo aver sfiorato i 97 punti, cosa che non accadeva da Giugno del 2017.

Le materie prime quotate in dollari hanno così subito un fuoco incrociato da parte degli operatori di mercato, in un sell off generale che ha coinvolto i mercati energetici, quello dei metalli e gli agricoli. Il petrolio perde oggi a NY oltre i quattro punti percentuali, complici anche i dati EIA che hanno visto confermate le attese del report di ieri dell’API con una build molto forte di deposito di crude oil.

La caduta del petrolio ha così attivato un domino che ha portato a grosse vendite anche sull’azionario americano, con il Dow, il Nasdaq e lo S&P che perdono oltre il punto percentuale.

Le azioni statunitensi hanno fatto il loro peggior giorno in due mesi, unendosi ad un ampio calo delle azioni globali, mentre i guadagni deludenti del gigante cinese Tencent Holdings Ltd. hanno agitato le azioni tecnologiche ed il crollo delle materie prime ha gravato sui produttori di risorse. Il greggio è sceso sotto i  65 dollari al barile dopo il rapporto EIA secondo cui le scorte americane sono aumentate al livello più alto da marzo 2017.

L’indice S & P 500 è sceso per la quinta volta in sei sessioni e il Dow Jones Industrial Average ha perso quasi 300 punti, ovvero oltre l’1%. Le forti cifre di vendita al dettaglio hanno fatto poco per ammorbidire gli investitori, dato che la Macy’s Inc. è crollata del 12 percento, la maggior perdita da maggio 2017, nonostante le sue aspettative . Il primo calo degli utili di Tencent in almeno un decennio ha fatto vacillare le azioni dei mercati emergenti e reso l’indice Nasdaq 100 il peggiore tra i benchmark statunitensi.

“I titoli tecnologici stanno ridimensionando i mercati”, ha affermato Naeem Aslam, chief market analyst di TF Global Markets UK a Londra. “Stiamo vedendo gli investitori diventare più preoccupati per la geopolitica”.

I produttori di materie prime hanno trascinato in basso le azioni europee mentre il rame e lo zinco sono scesi ai livelli più bassi in più di un anno. In Turchia, la lira ha guadagnato dopo che il regolatore bancario nazionale si è mosso per scoraggiare le vendite allo scoperto della valuta. Mentre le attività della nazione si sono stabilizzate, altre valute dei mercati emergenti hanno continuato a cedere mentre il presidente Recep Tayyip Erdogan ha intensificato una faida diplomatica con il suo omologo statunitense Donald Trump con una serie di nuove tariffe all’importazione.

“Penso che non abbiamo ancora visto il peggio”, ha detto Peter Tchir, responsabile della strategia macro di Academy Securities, su Bloomberg Television. “Abbiamo appena iniziato a vedere un effetto a catena. Penso che questo sia veramente l’occhio del ciclone e avremo un altro giro di debolezza dei mercati emergenti. “
Altrove, Hong Kong è intervenuta per difendere il suo ancoraggio al dollaro per la prima volta in tre mesi dopo che la valuta locale è scesa a la parte debole della sua fascia commerciale. Il petrolio è diminuito con l’aumento delle scorte e con l’aumento della produzione della Libia . Diversi mercati, tra cui Polonia, Italia e India, sono stati chiusi per una vacanza.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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