Pubblicita'
Pubblicita'

Conte e Tria incontrano Juncker e Moscovici a Bruxelles: in cerca di una soluzione

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Nov 25, 2018, 10:06 UTC

Ecco cosa si sono detti Conte e Juncker durante la cena di lavoro alla Commissione UE, l'incontro voluto dal governo giallo verde per scongiurare la procedura di infrazione per deficit eccessivo.

Conte e Junker

Si è svolta ieri sera a Bruxelles presso la sede della Commissione europea la tanto attesa cena del dialogo tra il governo italiano e i vertici della Commissione. Il Presidente del consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’economia Giovanni Tria hanno incontrato il Presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker, il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario europeo per gli affari economici Pierre Moscovici.

Un incontro che non è stato risolutivo, ha ammesso il premier Conte, ma che ribadisce “l’apertura di un dialogo in un clima di rispetto reciproco”. La strada è quella del dialogo quindi e del rispetto dei ruoli.

Non siamo la Grecia

“Non litighiamo, we are friends” ha detto Giuseppe Conte ai giornalisti durante la stretta di mano che ha preceduto la cena.

E per quanto riguarda i timori che l’Italia possa cadere nello stesso baratro vissuto dai greci, Conte dice: “L’Italia ha dei fondamentali così solidi che mi sembra fuori luogo”.

Il Governo italiano ribadisce la posizione sulla Manovra economica

Il Presidente Conte ha ribadito che le “riforme qualificanti” non si toccano, che su quelle si va avanti come stabilito nel contratto di governo giallo-verde.

Di ciò se ne rallegra il vicepremier Salvini che in riferimento alla cena di lavoro alla Commissione UE commenta: “Passi indietro non se ne fanno! Avanti tutta!”

Il faccia a faccia prima della cena

Prima della cena a palazzo Berlaymont (sede della Commissione UE), il premier Conte e il presidente Juncker hanno avuto un faccia a faccia di circa venti minuti.

L’incontro è servito a capire la disponibilità del presidente Juncker nei confronti dell’Italia, e a quanto pare non c’è nessuna chiusura o ostilità, ma solo la ricerca di una soluzione che aiuti uno dei paesi fondatori dell’Europa unita e allo stesso tempo soddisfi le regole del Trattato europeo.

Il passo avanti e i toni bassi

L’incontro è servito a sottolineare un aspetto importante che riguarda i toni della discussione, è necessario che restino bassi per aiutare lo spread a scendere.

Abbassare i toni può contribuire a ciò visto che ci è stato detto che i toni alti lo alzavano”, dice il premier Conte ai giornalisti durante il punto stampa con i giornalisti.

Si lavora a riavvicinare i punti di vista

Un portavoce della Commissione conferma quanto anticipato da Conte circa il proseguimento del lavoro anche nei prossimi giorni, “per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva”.

L’incontro non ferma quindi l’iter della temuta procedura d’infrazione per debito eccessivo, ma è servito a riallacciare i rapporti tra governo italiano e UE dopo le parole e i gesti di forte divisione degli ultimi mesi. Ricordiamo il gesto del deputato leghista con la scarpa sul discorso di Moscovici avvenuto solo poche settimane fa.

Bisogna convincere tutti gli stati membri dell’Eurozona

Il governo italiano è quindi a buon punto per evitare la procedura? No, ora deve convincere tutti gli stati dell’Eurozona, i quali il 3 dicembre durante l’Eurogruppo dovranno votare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia.

Non dobbiamo dimenticare che il caso Italia cade a circa sei mesi dalle prossime Elezioni europee, ciò vuol dire che tutti i politici europei sono in campagna elettorale e a caccia di consenso popolare per essere rieletti. Ciascuno in questo gioco (al massacro dell’altro pur di essere eletto?) parlerà all’elettorato di riferimento senza fare sconti a nessuno.

Per Conte, la prima occasione di dialogo con gli omologhi dei governi europei sarà il vertice sulla Brexit previsto per oggi 25 novembre.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'