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Con l’incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti, i contratti future sull’oro scendono ai minimi degli ultimi dieci mesi

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 16, 2016, 06:39 GMT+00:00

Nella giornata di giovedì, i contratti future sull'oro hanno continuato a muoversi in ribasso in risposta alla decisione della Fed di innalzare il tasso

Con l’incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti, i contratti future sull’oro scendono ai minimi degli ultimi dieci mesi

Nella giornata di giovedì, i contratti future sull’oro hanno continuato a muoversi in ribasso in risposta alla decisione della Fed di innalzare il tasso principale di 25 punti base e alla previsione di altre tre possibili manovre restrittive nel 2017. La decisione della Fed sta spingendo in rialzo i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti, provocando di conseguenza l’apprezzamento del dollaro. L’oro non paga interessi: gli investitori si stanno, quindi, ritirando da questo mercato per investire in asset dai rendimenti migliori. Inoltre, la domanda estera sta diminuendo perché l’oro è denominato in dollari e l’apprezzamento della valuta degli Stati Uniti lo rende più caro per gli investitori stranieri.

I rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti

I prezzi dei titoli del debito degli Stati Uniti hanno continuato a diminuire con il netto aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro seguito alla pubblicazione di dati economici migliori delle aspettative. Gli investitori stanno, inoltre, reagendo alle notizie su un ciclo economico restrittivo più rapido nel corso del prossimo anno.

Il rendimento dei titoli del Tesoro a dieci anni è salito a 2,604. Quello dei titoli a trenta anni ha raggiunto il massimo a 3,169.

Il mercato valutario

L’incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti ha spinto il dollaro in rialzo su un paniere di valute. I contratti future sull’indice del dollaro con scadenza a marzo sono saliti a quota 103,425, in rialzo di 1,697 punti ossia dell’1,67%.

Nella giornata di giovedì, la coppia EUR/USD ha toccato un minimo pluriennale, chiudendo a quota 1,0377, in ribasso di 0,0157 punti ossia dell’1,49%. Il differenziale tra il rendimento dei titoli statunitensi e tedeschi a dieci anni è al massimo da almeno il 1990. Tale ampliamento dello spread rende il dollaro un investimento più desiderabile dell’euro.

Attualmente, i trader prevedono che, nel 2017, l’euro raggiungerà la parità col dollaro per la prima volta in 25 anni.

Il greggio

L’apprezzamento del dollaro preme sul mercato del petrolio, che è denominato in dollari. Il prezzo sta, inoltre, reagendo alla preoccupazione per l’eccesso di offerta. Il mercato trova un certo supporto nei trader che si aspettano un calo dell’offerta nel 2017 causato dalla riduzione della produzione. Sia il Wti sia il Brent minacciano di rompere la soglia psicologica dei 50$.

Le borse negli Stati Uniti

Nella giornata di giovedì, i principali indici statunitensi si sino mossi in rialzo, rispondendo a dati economici nettamente positivi e alla rinnovata fiducia nel programma di politica economica di Trump. Il Dow Jones ha guadagnato circa 150 punti, avvicinandosi a quota 20000. L’indice è stato principalmente sostenuto dal forte rialzo del settore finanziario.

Dati economici

Negli Stati Uniti, l’inflazione al consumo registra nel mese di novembre un incremento dello 0,2%, coerente con le aspettative. Le richieste di sussidio di disoccupazione settimanali sono state 254000.

A dicembre, l’indice delle imprese della Fed di Philadelphia è salito a 21,5, superando la lettura di novembre di 7,6. A dicembre, l’indice manifatturiero dello Stato di New York ha raggiunto 9,0, in deciso aumento rispetto all’1,5 di novembre.

Secondo IHS Markit, a dicembre, il prodotto del settore manifatturiero è aumento per il settimo mese consecutivo. L’indice dei direttori degli acquisti di dicembre dello stesso settore segna 54,2, un lieve miglioramento rispetto al 54,1 di novembre. Infine, il sentimento delle imprese di costruzioni rilevato dal  Nahb è salito di sette punti a 70, dato superiore alle attese.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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