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Coinbase diventa una società di crypto Assicurazione

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 11, 2019, 08:41 UTC

L'exchange Coinbase diventa una società di crypto Assicurazione, per tutelare i propri clienti contro eventuali furti di criptomonete.

Coinbase

Secondo quanto riportato da Coindesk.com, la società Coinbase, che dal 2012 è punto di riferimento nel settore di servizi di cambio con le criptovalute, starebbe valutando l’ipotesi di dare vita ad una compagnia assicurativa in associazione con la società assicurativa Aon.

Aon, infatti, già da tempo, avrebbe aperto una sede alle isole Cayman e avrebbe coinvolto alcune società del settore criptovalute per avviare attività rivolte al nascente settore.

Che tipo di società assicurativa vorrebbe aprire Coinbase?

Coinbase sarebbe al lavoro con Aon per dare vita alla prima società di assicurazione del settore criptovalute, completamente regolamentata.

L’obiettivo di Coinbase è di fornire a se stesso un paracadute in caso di furti sulla piattaforma. Come noto al momento il settore è sprovvisto di strumenti che offrano reali coperture assicurative alle società e ai clienti. Basti pensare ai costanti furti che colpiscono gli exchange, ed hai recenti problemi che ha avuto l’exchange Poloniex il quale ha perso ben 1.800 BTC dei suoi clienti durante il flash crash della criptovaluta CLAM. Poloniex, come molti altri exchange è sprovvista di assicurazioni contro tali disastri.

Kraken ed Huobi, ad esempio, hanno istituito un proprio fondo auto assicurativo per assicurare i clienti. Un fondo composto da asset degli exchange stessi, non un vero “pacchetto assicurativo” tagliato su misura o fornito da una società assicurativa terza.

Perché Coinbase sceglie Aon?

La scelta di istituire una società assicurativa sussidiaria attraverso Aon è strategica per vari motivi.

In primis per beneficiare delle autorizzazioni internazionali di cui già gode Aon (società assicurativa globale e presente anche in Italia, per fare un esempio), che riducono i tempi di costituzione.

Il secondo motivo, strettamente connesso al primo, è la riduzione dei costi di apertura di una società assicurativa.

Come funzionerebbe il sistema assicurativo di Coinbase

In pratica con la società costituita da Coinbase, i fondi verrebbero conservati in modo regolato, attraverso processi verificati da società terze. La società assicurativa sussidiaria, che ovviamente servirebbe solo i clienti di Coinbase e i clienti delle società legate a quest’ultima (quindi non rivolta ai competitor), fornirebbe le adeguate coperture contro i cyber attacchi o altri eventi spiacevoli non previsti che potrebbero minacciare i fondi dei clienti.

Coinbase e Aon hanno già collaborato nel recente passato

Ad aprile, Aon ha supportato Coinbase nel reperimento di 255 milioni di dollari USA per coprire i suoi hot wallet, dove Coinbase conserva solo il 2% dei fondi dei clienti.

I consigli di Aon agli exchange di criptovalute

Jacqueline Quintal, manager finanziario di Aon, ha detto al Coindesk.com che “la migliore soluzione per gli exchange di criptovalute è comprare anzitutto una quota di assicurazioni tradizionali e in un momento successivo esplorare strumenti alternativi, potenzialmente includendo nella strategia assicurativa una società d’assicurazione sussidiaria dedicata”.

La soluzione Captive

Questo tipo di società assicurativa in inglese prende il nome di captive, ed è una società creata e gestita completamente da una società assicurativa madre.

Una forma di assicurazione regolamentata alternativa all’auto assicurazione con fondi propri, perché offre quei meccanismi ed automatismi propri del settore assicurativo e delle coperture assicurative che siamo abituati ad utilizzare anche per altri servizi.

Le assicurazioni poi, offrono alla società assicurata di non dover intervenire con il 100% dei propri capitali per rimborsare i clienti danneggiati: un vantaggio mica da poco se si pensa ai 7.000 BTC che Binance sta rimborsando ai suoi clienti.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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