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Borse USA affrontano i primi ostacoli di inizio anno

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Jan 1, 2017, 09:25 GMT+00:00

Nell'ultimo rapporto economico del 2016, l'indice dei responsabili per gli acquisti di Chicago per il mese di dicembre si attesta a 54,6, al di sotto

Borse USA affrontano i primi ostacoli di inizio anno

Nell’ultimo rapporto economico del 2016, l’indice dei responsabili per gli acquisti di Chicago per il mese di dicembre si attesta a 54,6, al di sotto della previsione media pari a 56,8 e della lettura del mese di novembre, pari a 56,6. A inizio anno, il PMI di Chicago per il mese di gennaio si attestava 55,6.

Borse USA

Nella sessione di venerdì, l’ultima del 2016, i tre principali mercati azionari USA si muovono in ribasso e, qualora dovessero chiudere su terreno negativo, metterebbero a segno – per la prima volta in due mesi – la terza chiusura in rosso consecutiva. La fiacchezza dei mercati è principalmente imputabile al basso volume di scambi.

Sul mercato a pronti, lo S&P 500 si attesta a 2241,48, in ribasso di 7,78 punti (-0,35%), il Dow Jones I. A. si scende a 19.785,42, in ribasso di 34,36 punti (-0,17%) mentre l’ultima quotazione del Nasdaq Composite delle aziende del settore tecnologico si attesta a 5385,06, in ribasso di 47,03 (-0,87%).

Lasciandosi alle spalle il 2016 per iniziare il nuovo anno con la sessione di martedì 2 gennaio, i trader potrebbero non dare seguito al rally. Alcuni fondi pensione, infatti, devono ancora effettuare degli aggiustamenti in relazione ai nuovi piani economici di Trump. A inizio sessione potremmo osservare una certa volatilità o meno, in base alla rapidità con la quale verranno effettuati tali aggiustamenti.

Gli investitori avranno anche la possibilità di reagire alle udienze per le nomine di Trump, a ulteriori dettagli sulle sue politiche e al rinnovato clima di preoccupazione per le conseguenze politiche.

Per l’anno 2016, il settore che ha registrato la miglior performance all’interno dell’indice S&P 500 é il settore dell’energia, in rialzo del 23,99%, seguito da quello finanziario, su del 19,86%, e dalle telecomunicazioni, in rialzo del 18,39%. Il comparto energetico ha ricevuto una spinta verso la fine dell’anno con l’annuncio dei tagli alla produzione dell’Opec per il 2017. Le azioni del comparto finanziario hanno invece tratto beneficio dalla vittoria di Trump; gli investitori si aspettano infatti dalla nuova amministrazione un alleggerimento della normativa per il settore bancario. Per quanto riguarda le telecomunicazioni, pur avendo registrato la terza performance, nel corso del 2017 potrebbe rallentare a causa dei tassi di interesse in rapido aumento.

Nel 2016 il settore sanitario ha perso il 4,01%, quello immobiliare lo 0,87% e quello di consumo alimentare ha guadagnato solo il 3,06%, indietro rispetto al mercato complessivo. Il clima di incertezza sull’Obamacare e gli attacchi sul prezzo delle medicine potrebbero aver nuociuto al settore sanitario, mentre il settore immobiliare potrebbe aver ceduto terreno in vista di un aumento dei tassi di interesse più di un conseguente aumento dei tassi sui mutui, con ovvie ripercussioni sulla domanda di case.

Nel 2017 i fattori chiave di influenza per l’economia dei mercati azionari ruoteranno probabilmente attorno alla sicurezza informatica (dopo le falle al sistema di sicurezza dello scorso anno legate allo scandalo delle e-mail), il prezzo delle medicine, la riparazione delle infrastrutture obsolete e i problemi legati alla ridefinizione dei rapporti con la Russia, Cina e Israele, nonché i persistenti problemi in Medioriente, Isis incluso.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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