Bitcoin – Neanche il Mercato Azionario può Spingere Bitcoin

Mercoledì è stato un altro giorno poco brillante per Bitcoin, con un guadagno dello 0.06% che porta alla fine due giorni consecutivi di perdite minori che hanno lasciato Bitcoin in ribasso dello 0,55% per la settimana in corso.

Martedì ci sono state mosse improbabili ì in una gamma limitata, mercoledì, è stata una giornata movimentata per Bitcoin, in rialzo nelle prime ore ad un massimo intraday a 6.626,3$, rompendo il primo importante livello di resistenza del giorno a 6,585,97$ e testare il secondo importante livello di resistenza del giorno a 6,621,93$ prima di invertire.

In ribasso nella seconda metà della giornata, Bitcoin si è attestato ad un minimo intraday a 6,536$, mantenendosi al di sopra del primo importante livello di supporto del giorno a 6,519,67$ per tornare in territorio positivo entro la fine della giornata.

Il guadagno dello 0,06% è stato relativamente positivo rispetto al resto delle criptovalute che hanno lottato per tutta la giornata, solo alcune sono riuscite a chiudere la giornata in territorio positivo.

In netto contrasto, la direzione del mercato azionario globale ha visto gli indici più grandi del mondo cedere fino al 4% in un solo giorno, il NASDAQ in ribasso in territorio correttivo mercoledì, con un ribasso del 4,43% nel corso della giornata.

Dopo un ampio dibattito alla fine dell’anno scorso e nella prima parte di quest’anno sulla questione se il Bitcoin e il mercato fossero più correlati all’oro o ai mercati azionari globali, la mancanza di afflussi quando la direzione del mercato azionario raggiunge questo ritmo suggerisce che, per Bitcoin, non esiste una reale correlazione con qualsiasi altra classe di asset, a parte una coincidenza, l’attuale sentimento tra le classi di asset più mature certamente favorevoli ad un investimento alternativo più stabile, quello che Bitcoin è diventato solo di recente.

In definitiva, la mancanza di interesse potrebbe semplicemente ridursi al fatto che Bitcoin è stato bloccato in una carreggiata e, detenere liquidità sarebbe un modo migliore di gestire le cose presupponendo che i giorni di ribassi di 1.000$ per Bitcoin siano finiti.

Per il resto delle criptovalute, mentre di recente vi sono state delle perdite, è iniziato lo spostamento delle dinamiche delle criptovalute di essere solo tracker di Bitcoin, sebbene il mercato rimanga ancora incapace di differenziare veramente i prodotti blockchain e successi nel mondo reale.

La confusione sulla struttura, i risultati finali e, forse, ancora più importante, la ragione dell’esistenza delle rispettive criptovalute che alimentano le blockchain avrà contribuito alla mancanza di differenziazione.

In definitiva, in un modo molto simile ai mercati azionari globali, si tratta di un caso di domanda e offerta, e maggiore è il successo di una piattaforma quindi maggiore sarà la rete blockchain e con lo stesso principio maggiore sarà la domanda di criptovaluta o token in questione.

Mentre l’innovazione e la differenziazione dovrebbero essere il fattore chiave, l’aggiunta di criptovalute agli exchange ha contribuito in modo determinante sulla direzione delle criptovalute, la mancanza di una particolare disponibilità di quest’ultime sugli exchange più grandi, riducendo certamente sia la disponibilità che la domanda.

Il mercato sarà abbastanza maturo da elencare tutte le criptovalute sugli scambi in tutte le giurisdizioni, affidando la decisione di investimento agli investitori?

Finché ciò non accadrà, è difficile immaginare gli investitori tradizionali entrare nei criptomercati e in particolare in Bitcoin, considerando la sua redditività come alternativa al denaro legale.

Al momento della redazione, Bitcoin era in ribasso dello 0,38% in quello che è stato un altro inizio di giornata movimentata, con Bitcoin che ha attraversato il primo importante livello di supporto a 6,517,97$ ed il secondo importante livello di supporto a 6,481,83$ attestandosi ad un minimo intraday mattutino a 6,462,9$ prima di stabilizzarsi, la mancanza di direzione potrebbe frustrare gli investitori che si sono uniti al gruppo alla ricerca di una certa volatilità.

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