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Bitcoin – L’hash rate crolla, un ulteriore notizia negativa per i tori

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Nov 24, 2018, 21:34 UTC

Le prime ore della giornata vedono il Bitcoin in territorio positivo, ma resta ampiamente distante dal colmare le perdite della settimana. Gli hash rate sono sotto la lente di ingrandimento, i minatori sembrano dirigersi altrove.

Bitcoin – L’hash rate crolla, un ulteriore notizia negativa per i tori

Venerdì il Bitcoin ha guadagnato l’1,19%, chiudendo la giornata a 4.422,7$ e recuperando parzialmente il -6,33% del giovedì. Il segno più di ieri ha ridotto la perdita settimanale al 21,85%, quella di ieri è stata un’altra giornata relativamente mossa per gli standard recenti.

Venerdì, l’inizio ribassista ha visto il Bitcoin rompere il primo livello di supporto a 4.233,23$, arrivando a registrare il minimo intraday con un nuovo swing verso il basso a quota 4.210$. In tarda mattinata è riuscito a trovare il supporto necessario per raggiungere il massimo intraday di 4.495$.

Ha sfiorato il livello di resistenza della giornata a 4.614,83$, per poi perdere terreno e tornare ai livelli dei 4.300$, ed a fine giornata è tornato sui 4.400$, concretizzando il segno più.

I guadagni del venerdì sono arrivati  nonostante sia stata una giornata relativamente tranquilla sul fronte delle notizie delle criptovalute, un danno era stato già provocato dall’hard fork del Bitcoin Cash e le diverse notizie negative che sono giunte durante la settimana potrebbero portare a un ulteriore ritardo nell’approvazione di un ETF sul Bitcoin.

Mentre il Bitcoin cerca di resistere ed evitare di tornare ai livelli dei 3.000$, gli hash rate della criptovaluta sono stati posti sotto la lente di ingrandimento, quest’ultimi hanno visto un crollo dai 60.4225E di inizio mese, agli attuali 38.9079E, un andamento che ripercorre il crollo dei prezzi della criptovaluta. I minatori sembrano abbandonare le loro macchine Asics, il che solleva una questione sul supporto della rete: dove potrebbe trovare la potenza di calcolo se il cartello minerario del Bitcoin spostasse l’attenzione altrove in cerca di redditività?

A differenza dei sopravvissuti alla bolla del dot.com, che potevano contare su delle attività che sostenevano i prezzi delle azioni attraverso i guadagni e le prospettive di crescita, il Bitcoin non offre tutto ciò agli investitori, è completamente dipendente dalla rete per funzionare e necessita dei minatori che verifichino le transazioni sulla blockchain.

Senza minatori non ci sarebbero verifiche, senza verifiche non ci sarebbe alcuna blockchain e quindi nessun Bitcoin, questo è il pericolo. L’hash rate continua a scendere e, nel caso in cui non si concretizzi un rimbalzo, si arriverà ad un punto di rottura, questo implicherebbe ulteriori problematiche per il Bitcoin e il mercato più ampio.

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Al momento della stesura, il Bitcoin è in lieve rialzo con un +1,27% a 4.479$, un inizio rialzista che ha visto la criptovaluta risalire dal minimo della mattinata di 4.412,2$ ad un massimo della stessa a quota 4.529$, per poi tornare sui suoi passi. Il bitcoin vede da vicino il primo livello di resistenza a 4.541,8$.

Per il proseguo di giornata, se dovesse raggiungere i livelli dei 4.500$, avrebbe il sostegno necessario per raggiungere il primo livello di resistenza a 4.541,8$, livello che probabilmente continuerà a frenare il Bitcoin dalla rincorsa ai 4.600$, il secondo livello di resistenza di giornata a 4.660,9$ sembra fuori portata.

Se dovesse mancare i 4.500$, nel corso della giornata potremmo vedere il Bitcoin perdere terreno e tornare verso il minimo della mattinata a 4.412,2$, portando in gioco il livello dei 4.300$ e il primo livello di supporto a 4.256,8$ prima di un qualsiasi recupero; escludendo l’arrivo di notizie particolarmente negative sarà improbabile assistere a perdite più pesanti.

Non abbiamo ancora notizie dalla SEC e, mentre la manipolazione dei prezzi e gli attacchi informatici avranno probabilmente delle ripercussioni nel breve termine, il prossimo fattore chiave sarà la decisione sugli ETF di Bitcoin e se dovesse trattarsi di cattive notizie, lo scenario potrebbe diventare piuttosto interessante, le speranze di un’approvazione e di un afflusso consistente di denaro istituzionale hanno fornito alla criptovaluta il supporto necessario per evitare un ritorno a livelli inferiori dei 3.000$.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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