Anche Banca Popolare dell’Emilia Romagna svaluterà la propria quota nel super fondo Atlante. Nella giornata di ieri, l’ad Alessandro Vandelli ha
Anche Banca Popolare dell’Emilia Romagna svaluterà la propria quota nel super fondo Atlante.
Nella giornata di ieri, l’ad Alessandro Vandelli ha dato la notizia, riferendosi ai 100 milioni di euro investiti dall’istituto modenese.
Parole che non lasciano spazio a dubbi e che seguono il trend di svalutazione condiviso dai più: “Faremo anche noi una svalutazione. Stiamo finalizzando in questi giorni i numeri del 2016, sicuramente interverremo sul valore della quota”.
La posizione di Bper va ad aggiungersi a Unicredit, che per voce del cfo Mirko Bianchi, annuncia: “Sul fondo abbiamo fatto una svalutazione che vedrete dai conti che saranno approvati la prossima settimana. Abbiamo avuto un approccio prudenziale e abbiamo semplicemente applicato i nostri modelli interni ma non rendiamo noto a che livello abbiamo svalutato Atlante. Fa parte del modo di gestire queste situazioni con prudenza, abbiamo preso questa strada”.
Cambi di rotta importanti specie se contrapposti a quanto sostenuto da Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri e di Fondazione Cariplo (che controlla Quaestio Capital Management SGR che ha la gestione del fondo Atlante), che recentemente aveva rassicurato sulla non svalutazione delle partecipazioni delle quote di Atlante da parte delle fondazioni bancarie.
Tiene banco anche la questione relativa alla valutazione del patrimonio netto del Fondo, su cui aleggia una difformità non di poco.
Secondo Deloitte il valore del patrimonio netto si attesterebbe sui 2,62 miliardi di euro, mentre per la stessa Quaestio Sgr tale cespite raggiungerebbe i 3,48 miliardi di euro.
Quel che rileva è che se fosse corretta la stima della società di consulenza britannica, si avrebbe una svalutazione di ben 24 punti percentuale sul valore iniziale dell’investimento.
A gettare acqua sul fuoco ci pensa proprio l’ad di Questio Sgr, Paolo Petrignani, per il quale: “Ognuno fa le sue valutazioni. Atlante ha una prospettiva di lungo termine, dura 5 anni, dobbiamo creare valore e mettere in sicurezza le banche”.
Dalla sua costituzione, Atlante sembra rappresentare la panacea per ogni criticità insita nell’universo bancario tricolore, ma, le disparità valoriali e le scelte di svalutazione non inducono all’ottimismo.
I conti non sembrano tornare.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.