Aggiornamenti su Oro e Greggio per questo Mercoledì 16 Maggio 2012

Per il terzo mese consecutivo gli investitori stanno riducendo le loro posizioni sull’oro per orientarsi a favore del dollaro che va così configurandosi come il nuovo bene rifugio contro la crisi europea.  Quest’anno sul Comex di New York i future di oro sono scesi del 2% attestandosi sui  1,534.90$. Il prezzo spot dell’oro è attualmente negoziato a 1535,90$. Sul Comex l’argento è invece attualmente scambiato a 29,745$. Secondo i dati recentemente riportati sul suo sito web la SPDR Gold Trust, il più grande  fondo comune d’investimento di lingotti d’oro al mondo, possiede lingotti per 1,277.11 tonnellate.

La decisione della Grecia di tornare alle urne nel tentativo di formare una coalizione di governo che guidi il paese ha riacceso una nuova pericolosa crisi del debito con il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che preme per un referendum che determini o meno l’abbandono dell’Unione da parte dell’antica Ellade. A nove giorni dalle elezioni i tentativi atti a formare una nuova coalizione si concludo oggi con un nulla di fatto, i greci saranno richiamati quindi alle urne già dal prossimo mese con i sondaggi che danno per favorito un partito anti-salvataggio che manderebbe in fumo le condizioni sottoscritte dal paese per l’ottenimento dei 240 miliardi di euro previsti dal piano di aiuti finanziari.

L’euro tocca ieri il valore minimo degli ultimi quattro mesi spinto a ribasso dalle paure di un possibile abbandono del blocco monetario da parte della Grecia. La domanda per l’acquisto di euro è andata smorzandosi ancor prima che i leader greci cercassero oggi un accordo per formare un governo ad interim che portasse il paese alle nuove elezioni. L’indice del Dollaro nel frattempo tocca  invece  un nuovo record giornaliero dopo che le borse asiatiche hanno riconfermato la disfatta globale delle equity.

A New York il prezzo del greggio tocca il minimo storico degli ultimi cinque mesi, l’aumento delle scorte statunitensi e la crisi greca hanno fortemente influenzato a ribasso il bene energetico.   Il greggio in consegna a giugno perde  1,38$ per attestarsi a 92,60$ al barile. Il greggio WTI è invece attualmente negoziato a 92,67 dollari al barile. Tuttavia è in programma proprio per oggi il rilascio di alcuni importanti dati economici che potrebbero andare ad incidere sul futuro andamento del bene:  permessi edilizi, nuove costruzioni, tasso di sfruttamento della capacità produttiva, produzione industriale m/m e stime di inventario.

Secondo il rapporto rilasciato ieri dall’American Petroleum Institute (API)  le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti risulterebbero quattro volte superiori alle previsioni con un dato di ben 6,6 milioni di barili per il fine settimana dell’11 maggio 2012. Gli inventari avrebbero quindi raggiunto il livello massimo dall’ agosto del 1990. Sempre nello stesso periodo le scorte di benzina avrebbero subito una riduzione di 2,6 milioni di barili, mentre i distillati di 1,6 milioni.

Il Dipartimento dell’ Energia degli Stati Uniti (EIA) rilascerà oggi le sue stime di inventario settimanali relative alle scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti, gli analisti prevedono che per il fine settimana dell’11 maggio si registri un incremento di 1,7 milioni di barili. Le corte di benzina dovrebbero registrare una riduzione di 0,5 milioni di barili, mentre i distillati di 0,6 milioni di barili.

L’Iran e i rappresentanti International Atomic Energy Agency (IAEA) hanno concluso ieri a Vienna l’incontro perdurato due giorni che li ha visti riaprire i negoziati sul programma nucleare della nazione iraniana. I rappresentanti dell’AIEA si incontreranno nuovamente a Vienna con i funzionari iraniani il prossimo 21 maggio.