Ecco l'Agenda macroeconomica di inizio settimana, con un focus sulle materie prime (commodities) e la chiusura delle borse asiatiche che sembrano indicare la rotta di questa settimana.
Nuovo inizio di settimana per i mercati finanziari, vediamo allora l’agenda macroeconomica di questo lunedì 14 gennaio cosa ci riserva.
Mentre nei prossimi giorni della settimana, da tenere sotto stretta osservazione i seguenti eventi macroeconomici.
Proseguendo il nostro approfondimento sul calendario dei dati macroeconomici, entriamo nel settore delle commodities, che molto interesserà chi investe in materie prime.
Il petrolio ha chiuso la settimana precedente in rialzo dell’8,47% (Dati: TeleBorsa). Secondo gli analisti il petrolio è in una fase di rafforzamento a quota 53,61 dollari al barile, ma va tenuto sempre sotto osservazione il supporto più vicino a 49,52 dollari al barile.
Anche la benzina verde è in rialzo del 3,6% e si attesta intorno al prezzo di 1,441.
Il Future sul Gas Naturale (Natural Gas) ha chiuso la settimana precedente con un rialzo del 4,09%, ma in questo caso la situazione di medio periodo è negativa, invece, sul breve periodo dovrebbe restare la condizione di rialzo.
Il prezzo dell’oro ha chiuso la settimana trascorsa con un incremento trascurabile di appena lo 0,19%. Nel medio periodo la struttura è positiva, ma va tenuto conto la situazione di breve periodo che vede i prezzi dell’oro in contrazione: la resistenza più vicina è a 1.292,05. Qui l’analisi fondamentale sul petrolio.
Il derivato sul grano ha chiuso la settimana a +0,68%, regge comunque, secondo gli analisti, la fase di rafforzamento rialzista verso la resistenza a quota 521,75.
Da segnalare la chiusura negativa del mais che ha perso l’1,18% sulla settimana. Nel medio periodo i segnali indicano ancora una fase rialzista, ma nel breve periodo è da segnalare la fase di contrazione del prezzo del mais.
Il prezzo del riso grezzo non si è mosso da lì la scorsa settimana, facendo registrare un secco 0% su base settimanale. Sul medio periodo, da un punto di vista di analisi tecnica, i segnali che provengono dai mercati indicano una situazione negativa; mentre nel breve periodo si prevede una fase di rialzo.
Per capire questo inizio di settimana è importante guardare alla prima chiusura delle borse asiatiche, che, seppur di poco, chiudono tutte in rosso.
Si salva solo la Borsa di Tokyo perché rimasta chiusa per festività.
A causare la chiusura in negativo delle borse asiatiche ci hanno pensato i dati della bilancia commerciale cinese riferiti al mese di dicembre. Le importazioni e le esportazioni in Cina sono calate sorprendentemente, e questo è bastato a mandare giù gli indici dei listini asiatici.
La Borsa di Shanghai è arretrata dello 0,68%, mentre la Borsa di Shenzhen ha perso lo 0,84%.
Non chiudono meglio le altre borse asiatiche, con la Borsa di Hong Kong a -1,53% (la peggiore delle borse asiatiche), la Borsa di Seoul chiude a -0,58% e la Borsa di Taiwan chiude cedendo lo 0,52%.
Ed ancora segnaliamo:
La Borsa di Kuala Limpur: -0,43%.
La Borsa di Jakarta: -0,86%.
La Borsa di Singapore: -0,26%.
La Borsa di Bangkok: -0,74%.
La Borsa di Mumbai: -0,71%.
Ed infine la Borsa di Sydney che chiude in positivo di un impercettibile +0,03%.
Questi i dati macroeconomici da tenere in conto in questo inizio di settimana.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.