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10 anni Italia Camp, impatto economico da 35,7 mln di euro. 110 anni Confindustria

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Feb 2, 2020, 09:16 UTC

Italia Camp compie 10 anni e si proietta nel nuovo decennio con 7 progetti per sostenere lo sviluppo dell'Italia. Confindustria compie 110 anni.

10 anni Italia Camp, impatto economico da 35,7 mln di euro. 110 anni Confindustria

Italia Camp compie 10 anni, una associazione no profit e for profit allo stesso tempo che già nella sua duplice impostazione ha inteso dare una visione innovativa all’Italia del presente.

Italia Camp, nata dall’impegno di un gruppo di giovani universitari della Luiss, ha costruito un sentiero dove non c’era e da allora ha saputo creare valore economico pari a 35,7 milioni di euro. Come lo ha fatto? Unendo in una associazione imprenditori, micro imprenditori, studenti universitari, docenti, e chiunque avesse competenze da condividere con altri e a favore degli altri.

Sono nati così 4 mila progetti e sono state coinvolte 70 università, per un valore economico addizionale di 8,4 milioni di euro “ottenuti con lo sviluppo di azioni e realizzazioni di progetti per il Paese”, riporta Teleborsa.

Una associazione di proposte che ha saputo coinvolgere uomini e donne con conoscenze, competenze e ruoli di governo. All’evento per i 10 anni organizzato presso il Terminal 3 dell’Aeroporto di Fiumicino, infatti, c’erano anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente degli Aeroporti di Roma Antonio Catricalà, il quale è anche il presidente onorario dell’associazione Italia Camp, gli amministratori delegati di FS, Poste Italiane e molte altre grandi imprese.

Gli Italia Team per risolvere i problemi dell’Italia

Italia Camp per il prossimo decennio lancia gli Italia Team, un modello il cui obiettivo è generare nuovo valore per il sistema economico italiano, mettendo al centro del rapporto tra pubblico e privato le persone. Gli Italia Team, quindi, coinvolgeranno persone per risolvere problemi attraverso l’integrazione di soluzioni innovative.

Sette i nuovi progetti resi noti, inclusi in tre grandi ambiti: Humanities, Communities, Places.

L’umanità alla base dei progetti

Durante il suo intervento Catricalà ha ricordato che al centro dei progetti di Italia Camp c’è l’uomo, e la capacità di stare insieme per costruire nuovi modelli d’impresa.

E poiché al centro c’è l’umanità, i progetti non sono calati dall’alto ma provengono anche dal basso. Infatti, sulla piattaforma di ItaliaCamp è possibile caricare un proprio progetto da sottoporre all’attenzione dell’associazione e dei suoi partner imprenditoriali. Si tratta per lo più di progetti di carattere scientifico o tecnico con alto tasso innovativo, volti a creare impresa e quindi valore per i contesti sociali nei quali tali progetti getteranno radici.

I 110 anni di Confindustria

110 anni fa nasceva Confindustria nelle OGR di Torino, e lì ha voluto festeggiare l’importante traguardo sociale con gli imprenditori e gli attori politici invitati a partecipare alla “festa di compleanno”.

Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, durante il suo intervento, ha ricordato che l’associazione è “una grande istituzione che si è trasformata” nel corso dei decenni, passando da associazione di categoria a sindacato degli industriali, fino a diventare un attore sociale.

Confindustria è un “ponte tra gli interessi delle imprese e gli interessi del Paese”, dice Boccia.

Per Boccia Confindustria è un attore sociale che ha “una idea di società”, una “idea delle sfide della società italiana”. Il compito di Confindustria, secondo Boccia, è ridurre il divario tra le imprese, le persone e il territorio nel quale esse s’inseriscono.

Confindustria, lo ricordiamo, ha la sua prestigiosa Università Luiss attraverso cui i giovani apprendono un sapere che li apre immediatamente al mondo del lavoro. La Luiss è l’industria del sapere che alimenta, attraverso il capitale umano e le sue competenze, il futuro delle imprese italiane.

Dotato di un Centro studi, Confindustria si pone come attore sociale perché sostiene anche il governo dell’Italia “con proposte che guardino in lungo ed in largo”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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