Tradotto con IA
I mercati azionari statunitensi hanno registrato performance contrastanti a metà sessione di mercoledì, mentre gli investitori si sono trattenuti in attesa dell’annuncio di politica della Federal Reserve. Mentre il Dow Jones Industrial Average ha avanzato grazie ai forti guadagni di Disney, il Nasdaq ha subito un rallentamento, trascinato dal brusco calo delle azioni Alphabet.
Il Dow è salito di oltre 200 punti, ossia dello 0,6%, supportato da un aumento a doppia cifra delle azioni Disney a seguito di un utile migliore del previsto. L’S&P 500 si è mantenuto praticamente stabile, mentre il Nasdaq è scivolato dello 0,3% a causa di un calo del 9% di Alphabet. La flessione di Alphabet è arrivata dopo notizie che suggerivano come Apple potesse potenziare le sue offerte di ricerca basate sull’intelligenza artificiale, incrementando così i rischi competitivi nel settore principale della ricerca.
Il settore dei servizi di comunicazione è stato quello con la performance peggiore dell’indice S&P, in calo del 2,3%, a causa del forte ribasso di Alphabet e della pressione su Apple, che ha toccato minimi di quasi due settimane. Al contrario, i settori dei beni di consumo discrezionali e della sanità hanno mostrato forza, con incrementi superiori allo 0,7% ciascuno.
Disney ha guidato i titoli trainanti del Dow con un balzo dell’11% dopo aver registrato un inaspettato incremento degli abbonati al servizio di streaming. Charles River Laboratories è salita quasi del 15% dopo aver rivisto al rialzo le proprie previsioni sugli utili e aver gestito la pressione dell’investitore attivista Elliott.
Nel frattempo, Arista Networks è crollata del 7% dopo l’annuncio degli utili, mentre Uber ha subito una flessione del 2,2% per una delusione sui ricavi. CrowdStrike ha perso oltre il 4% nonostante avesse confermato le previsioni a lungo termine, annunciando inoltre tagli al personale.
Si prevede che la Fed manterrà i tassi invariati questo pomeriggio, con i futures che scontano quasi con certezza l’assenza di modifiche. Tuttavia, i commenti del presidente Jerome Powell saranno analizzati per cercare eventuali segnali relativi al tempismo di un taglio dei tassi. Attualmente, i mercati tendono a ipotizzare una possibile riduzione entro luglio, soprattutto perché i dati recenti indicano un rallentamento dell’attività economica ma una continua resilienza del mercato del lavoro.
Gli sviluppi politici e commerciali stanno aggiungendo complessità. Il Segretario del Tesoro, Scott Bessent, ha confermato i prossimi colloqui preliminari tra Stati Uniti e Cina in Svizzera, offrendo un ottimismo limitato. L’incertezza riguardo alle tariffe resta un rischio, soprattutto per la preoccupazione che nuove imposte possano innescare una rinnovata pressione inflazionistica.
La prossima mossa del mercato dipenderà dal tono di Powell e da ogni minimo segnale di una politica più accomodante. Le elevate aspettative di inflazione, legate alla politica commerciale e al controllo politico sulla Fed, stanno complicando il percorso. Se l’inflazione si dimostrerà persistente, eventuali riduzioni dei tassi potrebbero essere posticipate, mantenendo i rendimenti obbligazionari saldi e le valutazioni azionarie contenute. I trader dovrebbero rimanere vigili sia sui commenti della Fed che sulle notizie commerciali del weekend per il prossimo segnale direzionale.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.